sabato 22 ottobre 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: STEFANO E FABIO BONETTO

Bibiana, posta all’avvio della Val Pellice la dove si celebrano gli “Invincibili” sportivi e storici, sta vivendo un felice momento di rilancio di una passione sportiva che ha radici antiche. Oggi propone all’attenzione della Corsa in Montagna i suoi giovani gioielli lanciati verso un promettente futuro ma è doveroso ricordare coloro che, nel paese della “Gabbia” hanno seminato fatica e passione: Lino Turina e Gianfranco Rossetto sono stati i pionieri della disciplina. Il primo immancabile protagonista di ogni appuntamento di specialità ed atleta multidisciplinare il secondo accomunati dallo sport di e in montagna. Il destino poi li ha portati a correre su altri e più alti sentieri. 
Con la Polisportiva di Bibiana avevano progettato e realizzato, negli anni’80, una delle più importanti gare di Marcia Alpina a livello provinciale: il “Giro delle due Province” che con partenza ed arrivo a Bibiana raggiungeva, prevalentemente su sentieri, il Faro della Resistenza di Montoso.
L’albo d’oro della manifestazione celebra nomi altisonanti quali Carlo Dalmasso, Bruno Poet e Mario Andreolotti a confermare la qualità partecipativa della Marcia Alpina bibianese.
E, per completezza, occorre anche citare Andrea Buffa, giovane atleta bibianese, vittima di una tragedia in montagna che segnò 5 giovani vite, e che è ricordato con una targhetta sulla palestrina di roccia che gli atleti di oggi toccano salendo i Sentieri di San Bernardo.
A fare da collegamento tra le due “epoche” sportive ci sono loro: Stefano e Fabio Bonetto. La loro prima passione sportiva, a dire il vero, è stata la bici nella specialità MTB ed in questo caso la storia racconta della particolare predisposizione di Stefano con le vittorie conseguite sui sentieri della Valpolonga nel 2005 ed il titolo regionale conquistato nel 2008.
L’avvicinamento alla Corsa in Montagna è avvenuto più tardi, complice l’amicizia comune con Marco Beitone e l’accogliente realtà della Atletica Val Pellice, società particolarmente attiva nella specialità. 
Fabio Bonetto, classe 1986, vent’anni più tardi collauda i motori sulla vicina Rocca di Cavour prima di cogliere il primo successo nella breve ma impegnativa corsa della Sangermanese frazione Turina. E’ il segnale che nonostante il cambio di disciplina il motore c’è. 
Atleta longilineo predilige la salita e questo lo dimostra fin da subito: la sua particolare collezione in materia espone 4 partecipazioni al Km verticale dei Dahu di San Germano Chisone con 2 vittorie (miglior tempo 41’55”). Anche al Vertical dei “Ciciu” di Villar San Costanzo giunge a braccia alzate.
 Al Monviso Vertical Race di Crissolo partecipa 8 volte salendo 3 volte sul podio con la miglior prestazione in 39’41”. Sale ancora sulla specialità del Vertical a Ceresole Reale (4°), alla Barge Montebracco ed al Vertical Extreme di Praly con uno strepitoso 2° posto in 39.03. Anche la pur breve salita della Fontana degli Alpini di Porte lo vede tra i protagonisti salendo costantemente sul podio oltreché al traguardo! In alta Val Germanasca il Trofeo Bessone lo vede al via in due edizioni e sul secondo gradino del podio nel 2010.
La laurea nella specialità della salita non può che venire dalla Ivrea Mombarone che nel 2015 sale in 2.14’59” conseguendo uno splendido 8° posto!
Ma non ci sono solo gli amati Vertical nel suo curriculum sportivo: il Memorial Maurino di Bagnolo lo ascrive tra i protagonisti in sei edizioni conquistando due podi di quelli che “valgono” ovvero nella categoria Assoluta. La seconda posizione la coglie anche al Trail del Servin alla sua seconda partecipazione mentre la vittoria è sua nel 2010 al Sentiero dei Camosci di Santa Margherita di Torre Pellice…e dire che il giorno precedente era tornato agli antichi amori partecipando alla cronoscalata in MBT al Rifugio Barbara conclusa in 47’49”
E se tutto funziona perché non provare ad aggiungere gli sci e provare a misurarsi sul complesso e multidisciplinare tracciato del Willy Jervis Spring Triathlon in alta Val Pellice? Un 7° ed un 6° posto confermano la sua caratteristica di atleta completo.
Però….”la mia gara del cuore rimane la Tre Rifugi nel percorso classico ed a coppie e spero ritorni proprio in questa formula”.  A dire il vero corre voce che con il 2017 sarà accontentato ma in attesa di ciò elenca ben 9 partecipazioni alla Regina delle Marce Alpine nelle varie formule: due vittorie (Sky Race transfrontaliera nel 2009 e 2010), tre secondi posti nel 2008, 2014 e 2015, e due terzi posti nel 2012 e nel 2013.
Nel 2015 la sua migliore prestazione: 2.23’50 il tempo impiegato correndo in coppia con il fratello
Stefano. 
Alle Corse in Montagna Stefano Bonetto è arrivato più tardi, se non altro per la sua più giovane età essendo nato tre anni più tardi di Fabio ovvero nel 1989. Specialmente per lui, quindi, ancora tanto spazio per proseguire una carriera sportiva ottimamente avviata.
L’esordio avviene a Santa Margherita sul “Sentiero dei Camosci” del 2012 ed il 5° posto conseguito è indicativo delle sue potenzialità atletiche.
Maggiormente dotato per la resistenza si confronta con le lunghe distanze al Trail degli Alpeggi, versione breve della Tre Rifugi, ottenendo subito un eccellente 5° posto. L’anno successivo ci riprova e sarebbe stato “podio” se non fosse intervenuto un lieve malore a fermarlo ad un km dal traguardo: ne beneficerà il fratello Fabio che lo seguiva in gara.
Come già citato per Fabio, insieme affrontano la “Tre Rifugi Vintage” e salgono sul 2° gradino del podio con il tempo di 2.23’50”. 
Nel contempo a Praly, la feroce e fervida mente di Giorgio Rostan ha inventato una nuova sfida: il km verticale più corto del mondo. 1000 metri di dislivello per 1697 di lunghezza certificati!!!
Stefano accetta la sfida e conclude in 5° posizione salendo in 41’11”!!!
Ancora la voglia di coniugare sport e divertimento ed allora alla passione per la Corsa e per la Mbt aggiunge quella per lo Ski Alp e si presenta al via al Willy Jervis Spring Triathlon conquistando un prezioso podio sia pure sul gradino più basso. Correva l’anno 2016 e Stefano, giovanissimo atleta, ha legittimato oramai il passaggio di categoria: dai “Futuri(?) Invincibili” a coloro che “Invincibili” lo sono già!
Carlo Degiovanni