Trail Degli Invincibili

Un bellissimo Trail attraverso luoghi spettacolari, insoliti, racchiusi da una cerchia di monti dove tra tutti emerge il Cornour, da questa parte quasi inaccessibile!

Il nuovo percorso

Un nuovo Trail in Val Pellice con partenza ed arrivo dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice!

Un occasione per conoscere la nostra Valle

Il nostro "Trail degli Invincibili", oltre ad essere un importante momento di sport vuole essere un occasione per conoscere il territorio della Val Pellice, non solo per le sue bellezze paesaggistica ma soprattutto per la sua ricca storia e cultura.

mercoledì 20 ottobre 2021

CASELLETTE: IL MONTE MUSINE’ - LA MARCIA ALPINA DEI TORINESI

Si narra che il Monte Musinè, che si eleva tra i comuni di Caselette, Almese e Val della Torre, sia il luogo preferito da alieni ed altri extraterrestri per venire a fare visita al popolo umano. Di solito gli avvistamenti avvengono la sera dopo allegre tavolate tra amici non scevre dal buon vinello d’importazione giacché a quelle latitudini non è uso coltivare l’uva.

Però la leggenda nasconde una verità: Caselette fin dagli anni ’70 al debutto del mese di maggio era meta di extraterrestri nostrani che lì convenivano per dare l’avvio alla stagione della Marcia Alpina presenziando alla liturgia della gara al Monte Musinè. Giungevano da ogni angolo del Piemonte, della Valle d’Aosta tutti ma proprio tutti i grandi nomi e con loro centinaia di cittadini della vicina Torino. La piramide (vulcano?) del Musinè è quanto di più immediato ci sia in fatto di montagna alla metropoli e l’attrazione di salirla, ma soprattutto scenderla, di corsa rappresentava una sfida ai podisti refrattari a cricetare nelle noiose piste di atletica.

Pur non essendo questa la sede per fornire i dettagli tecnici relativi all’albo d’oro, peraltro reperibile dalle classifiche ufficiali del tempo sia pure scritte in prevalenza a mano, occorre rilevare che Felice Oria ebbe il “coraggio” di archiviare il viaggio andata e ritorno in poco più di 44 minuti alla testa di 144 estimatori della specialità nella edizione 1981 mentre la fondista Maria Long definì la pratica femminile aggiungendo a quello stratosferico tempo appena 16 minuti nella edizione del 1985. Non riuscirono neppure i “professionisti” della Forestale Roma Giovanni Mostachetti e Raimondo Balicco a fare meglio dell’atleta quasi di casa. Altri protagonisti negli anni Erminio Nicco, Edo Ruffino, Giuseppe Genotti, Bruno Poet, Franco Naitza, e Marco Olmo. Tra le marciatrici di montagna Maddalena Gozzano, Ivana Giordan, Lorella Frasson, Cinzia Usseglio. L’ufficialità delle classifiche assegnava ora 9 ora 7,5 km al percorso complessivo e, dato più certo, 770 metri di dislivello.

Il menù dell’avventura prevedeva circa 800 metri di asfalto in leggera salita in avvio prima di salire un vero e proprio calvario dotato di regolamentari stazioni alle quali gli atleti si guardavano bene dal sostare. La mulattiera di avvio metteva timore alla lunga coda colorata che baldanzosamente celebrava ancora qualche passo di corsa. Poi la fede veniva meno e rimaneva un ripido ed impervio sentiero a condurre a passo di marcia gli atleti verso la croce della vetta. Pochi alzavano lo sguardo al sacro simbolo intenti nel trasformare la pesante marcia in dinamica corsetta in attesa del piatto forte del tracciato: la discesa su Caselette.

Sulla discesa della gara del Musinè circola un’altra leggenda che narra di atleti che nei giorni precedenti si recavano in perlustrazione sul posto per collocare appositi segnali nei punti deputati a tagli illegittimi della ripida serpentina che li portava verso il traguardo. E si perché un improvvido taglio non ben ponderato avrebbe condotto alla perdizione nel ricco sottobosco non sempre ospitale che separava i tornati legali. Gli atleti “trasgressori” erano riconoscibili all’arrivo per via delle ingiurie che i rovi avevano prodotto sulle loro gambe sanguinanti. Una discesa sogno ed incubo per i partecipanti a seconda della loro predisposizione per “le discese ardite”.

Non di rado la gara era accompagnata dalla pioggia primaverile di quando c’erano ancora le stagioni di una volta e ciò rendeva tutto più complicato in tempi nei quali non esistevano docce o ripari nel dopo gara. Un ciliegio, per la stagione fiorito, accoglieva i reduci nel cortile del bar dell’angolo dove la fatica, tanto breve quanto intensa, trovava pace.

Prendeva avvio, quindi con la “Marcia Alpina al Musinè”, la stagione agonistica che da tradizione si sarebbe conclusa al mese di settembre vuoi a Cumiana con i Tre Denti o vuoi ad Ivrea dove pari data si correva l’Ivrea Mombarone. Al vero i motori si scaldavano già qualche giorno prima e tassativamente il 1° maggio: Sempre il Musinè protagonista ma la formula era salita e discesa a cronometro a coppie con partenza ed arrivo alla Frazione Milanere di Almese. Approccio soft per testare le gambe dopo la preparazione invernale: una trentina di atleti, non di più, a prendere confidenza con i sentieri montani.

Il mito del Musinè si è interrotto a fine anni ’90 preda dell’evolversi della specialità che iniziava a richiedere lunghe distanze e dislivelli ma, soprattutto, tracciati meno “violenti”. Il nuovo secolo ha visto la rinascita della gara: stesso tracciato ma con partenza ed arrivo qualche centinaia di metri più su in una accogliente piazza senza il ciliegio fiorito anche perché il calendario senza fine della moderna Corsa in Montagna colloca l’epica prova ad autunno inoltrato. Ai miti del passato si sono succeduti gli extraterrestri moderni. Stessa fatica e stessa passione che vive grazie a coraggiosi organizzatori che continuano a mantenere in vita la Marcia Alpina dei torinesi.

Valsusa Team con la benedizione della Uisp ha messo sul fuoco la 34° edizione per il 20 ottobre 2021. Nel secolo scorso un atleta locale frequentava le parti alte di questa epica corsa che affonda le radici nel 1973: Cesare Bonino. Per la 17° volta Caselette ricorderà questo concittadino forte in salita e strepitoso in discesa. La Corsa in Montagna non dimentica i propri campioni.
Carlo Degiovanni


Per gli appassionati dal sito del Comune di Caselette la webcam sulla cima del Musinè

domenica 19 settembre 2021

IL TRIONFO DI GIANLUCA GHIANO E L’IMPRESA DI FRANCESCA GHELFI

TRAIL DEGLI INVINCIBILI – BOBBIO PELLICE 19 SETTEMBRE 2021

Le 6 del mattino preannunciavano una giornata da tregenda meteo, alle 6,30 un forte vento ha distrutto la “location” precedentemente predisposta dagli organizzatori presso il laghetto Nais di Bobbio Pellice ed alle 7,30 tutto era tornato nella normalità, compresa una giornata meteo spettacolare sui Valloni di Subiasco e del Croello teatro, nel 1680, dell’epopea degli Invincibili Valdesi ed oggi delle gesta dei 125 appassionati di Trail per dare vita alla edizione 2021 del Trail degli Invincibili.


Il tracciato si è presentato in gran spolvero ad accogliere le fatiche di (quasi) fine stagione; di una stagione partita con paure organizzative che hanno determinato in molti organizzatori la scelta di collocare le gare a settembre procurando una bulimia di manifestazioni che ha pesato non poco sulla partecipazione alle varie gare determinandone anche la cancellazione di alcune causa carenza di pre iscritti.

Battaglia vera su di un percorso adatto alla Corsa in Montagna senza tratti eccessivamente tecnici dalla lunghezza di 20 km e 1300 metri di dislivello positivo da superare.

L’Impresa di maggior valore dal punto di vista tecnico l’ha compiuta l’atleta della Podistica Valle Varaita: Francesca Ghelfi ha stabilito il nuovo record femminile del tracciato in 1.46.43 in settima posizione assoluta ma a soli 2,30 minuti dal secondo classificato! L’impresa della Ghelfi era attesa, dopo i tre titoli Italiani conquistati di recente, ma la sua supremazia è stata davvero rilevante!

Giulia Oliaro ha onorato il suo ruolo di favorita tra le atlete “amatoriali” con la seconda posizione cronometrata in 2.17.50 e la storica e stoica angrognina Daniela Bonnet ha conquistato la terza posizione in 2.20.28.


Il trionfo di Gianluca Ghiano (Autocogliati) ha preso corpo fin dall’inizio. Quanta qualità c’è in questo atleta ancora acerbo (classe 2000) ma già capace di imporsi a livello nazionale! 1.38.32 il tempo fatto registrare, 2.44” sopra il record che ottenne Paolo Bert nella prima edizione del 9 ottobre 2016 su di un tracciato che ha subito una lieve modifica nel tratto finale.


La battaglia nella categoria maschile per completare il podio è stata cruenta (fortunatamente solo di sudore): l’esperto Luca Vacchieri (Des Amis) ha preceduto in 1.44.03 Diego Ras (Atletica Pinerolo) di soli 4 secondi. Fuori dal podio Paolo Nota (Pomaretto ’80) che ha concluso in 1.44.46.

Premiati anche i migliori “alpini” grazie all’interessamento della Sezione ANA di Pinerolo.

Le foto della manifestazione, a cura di Marco Gallian, sul sito www.wildemotions.it 


La classifica completa 2021


sabato 18 settembre 2021

Domattina al via anche FORTUNATO SPORT sarà con gli Invincibili!

 

L'attività di FORTUNATO SPORT è nata nel 1977 come vendita ambulante di biancheria per la casa, abbigliamento ed articoli da lavoro, trasformandosi nel 1986 in una attività con sede fissa a Bagnolo Piemonte in provincia di Cuneo.
Attualmente è un'azienda a conduzione familiare pronta a soddisfare le esigenze della propria clientela, offrendo un servizio accurato e di qualità.
Ha inoltre, oltre alla biancheria per la casa, l'abbigliamento ed articoli da lavoro, anche l'abbigliamento intimo per tutte l'età, articoli sportivi, trekking, accessori da montagna e campeggio, tappeti, materassi e molto altro ancora.
Vi aspetta a Bagnolo Piemonte sui confini tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, a 15/20 minuti da Pinerolo (TO) o Saluzzo (CN), all'inizio della strada che conduce a Montoso e alle stazioni sciistiche di Rucas. Ampio parcheggio riservato alla clientela.

mercoledì 15 settembre 2021

Anche IGC è con gli Invincibili!


Dal 1952 l’Istituto Geografico Centrale è editore di carte e guide di montagna relative all’Arco Alpino Occidentale, coprendo le regioni del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Le carte alla scala 1:50.000 sono aggiornate e di facile lettura, e sono il complemento ottimale per l’escursionista e per l’amante dell’outdoor, bicicletta e mountain bike.


Le carte alla scala 1:25.000 sono uno strumento più tecnico e dettagliato ed in più offrono i tracciati dei più noti itinerari di sci alpinismo.

Le Guide sono un ottimo supporto alle carte ed offrono ulteriori indicazioni e itinerari di trekking, sci alpinismo e mountain bike.

Oltre alle pubblicazioni di montagna, l’Istituto Geografico Centrale, è editore di cartografia tecnica della città di Torino e del Piemonte.

Un cenno a parte merita la nostra Libreria, anche Succursale del Touring Club Italiano, che offre al pubblico oltre alla cartografia e alle guide delle montagne d’Europa ed extra Europee, un’ ampia e dettagliata documentazione di carte e guide di tutto il mondo, una vasta scelta di atlanti geografici e globi, nonché pannelli cartografici e plastici per uffici e studi tecnici.

IL NOSTRO PUNTO VENDITA E' CHIUSO. RICEVIAMO SOLO SU APPUNTAMENTO CHIAMANDO AL NUMERO 011534850

http://istitutogeograficocentrale.it/it/

domenica 12 settembre 2021

TRAIL DEGLI INVINCIBILI - SUI SENTIERI DEL POPOLO VALDESE

 


DOMENICA 19 SETTEMBRE A BOBBIO PELLICE

Tirato a lucido il tracciato di 20 km e 1300 metri di dislivello è pronto ad ospitare la chiusura della stagione dei Trail in Val Pellice. L’ambiente che ospita la manifestazione sportiva è il Vallone degli Invincibili che alla fine del 1600 vide le gesta dei Resistenti Valdesi prima dell’esilio ginevrino ed il seguente Glorioso Rimpatrio.

Lo spettacolare sentiero si inerpica sui contrafforti rocciosi che precedono Barma d’Aout che rappresenta il punto più in quota di un percorso piuttosto veloce con tempo previsto per i migliori attorno all’ora e 35 minuti.

Sport e Storia si incontreranno con partenza ed arrivo al Laghetto Nais di Bobbio Pellice dove è prevista anche la festa di chiusura presso il Pala Invincibili.

Iscrizioni che si chiuderanno, sul sito www.wedosport.net giovedì 16 alle ore 24.

Per ogni ulteriore informazione www.traildegliinvincibili.it 


giovedì 9 settembre 2021

G&G Studio Estetico è con le Invincibili !

 


Anche lo Studio Estetico G&G di Gisèle e Claudia,  contribuiscono al Monte Premi Femminile del Trail degli Invincibili del prossimo 19 settembre!
Vai a trovarle in via Lombardini 1 a Torre Pellice
3331423010 -  
esteticageg@hotmail.com


sabato 4 settembre 2021

DOMENICA 19 SETTEMBRE: A BOBBIO PELLICE E’L’ORA DEGLI “INVINCIBLI”

 


Smaltite le fatiche delle lunghe avventure valdostane alle porte dell’arrivo dell’autunno Bobbio Pellice ripropone il suo appuntamento sportivo di fine estate con la Storia del Popolo valdese: IL TRAIL DEGLI INVINCIBILI!

Percorso già perfettamente agibile, pronto per l’appuntamento dei DOMENICA 19 SETTEMBRE con partenza ed arrivo al Laghetto Nais di Bobbio Pellice: 20 km di pista / mulattiera con 1300 metri di dislivello ben distribuiti nello scenario eroico che ha visto le gesta degli Invincibili valdesi sul finire del 1600.

Grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini, Sezione di Pinerolo, saranno premiati anche i migliori Alpini o aggregati, maschili e femminili, presenti in gara.

Come di consueto terzo tempo garantito presso il PalaInvincibili collocato in zona partenza – arrivo.

Non Green Pass per la partecipazione alla gara ed il terzo tempo sarà garantito a tutti rispettando le norme di sicurezza in vigore.

Iscrizioni sulla piattaforma web www.wedosport.net entro il 16 settembre alle ore 24.

Informazioni sul Sito www.traildegliinvincibili.it

martedì 17 agosto 2021

BRIEFING TRE RIFUGI 2021


Grazie per avere creduto ed onorato, con la tua iscrizione, la più storica tra le Corse Alpine variamente denominate. 

Ti chiediamo di porre grande attenzione a queste comunicazioni e di adeguare ad esse i tuoi comportamenti per fare in modo che venerdì 20 agosto sia un giorno di sport e socialità in sicurezza applicando quanto previsto dal Protocollo Uisp per la mitigazione del rischio Covid 19.

ACCESSO AL RIFUGIO BARBARA 

Una prima informazione attiene l’accesso alla Comba dei Carbonieri di Bobbio Pellice al cui apice è collocato il RIFUGIO BARBARA LOWRIE, sede di partenza ed arrivo della gara: 

• La strada di accesso, sia pure di recente manutenzione, è una strada di montagna non agevole a mezzi dalle grandi dimensioni (Camper e simili) e, pertanto, ne è fortemente sconsigliato l’uso.

• Grazie alla disponibilità dei margari i POSTI PARCHEGGIO sono stati in parte incrementati ma nonostante ciò rimangono MOLTO LIMITATI.

• Per quanto sopra chiediamo massima collaborazione nell’utilizzo consapevole del numero dei mezzi cercando di ottimizzare i posti in auto. Inoltre chiediamo il massimo di “buon senso” nel parcheggiare il proprio mezzo.

RITIRO PETTORALI

• Il ritiro pettorali dovrà avvenire singolarmente da parte di ogni atleta in quanto sarà obbligatoria la firma della liberatoria con annessa autodichiarazione Covid – 19.

• I pettorali potranno essere ritirati nella giornata di GIOVEDI’ 19 AGOSTO dalle ore 16,30 alle ore 19,30 presso la sede del Cai Uget in P.zza Gianavello 30 a Torre Pellice e alla postazione collocata presso il Rifugio Barbara il giorno venerdì 20 dalle ore 6,30 alle ore 8,00.

• L’accesso all’area consegna pettorali sarà contingentata e sarà richiesta la sanificazione delle mani e l’uso della mascherina.

• Coloro ai quali nell’elenco iscritti consultabile su Wedosport risulta la mancanza del Certificato Medico sono invitati a portarne copia con sé per il ritiro del pettorale. Il possesso di regolare certificato medico per la pratica dello sport agonistico è condizione indispensabile per potere prendere parte alla manifestazione.

OPERAZIONI DI PARTENZA

• La partenza della gara verrà data alle ore 8,30 in unica soluzione utilizzando l’ampiezza dello spazio gentilmente concesso dai margari dei prati adiacenti il Rifugio Barbara ed evitando, conseguentemente, assembramenti. Stante l’ampiezza della postazione di partenza e l’imbuto costituito dal ripido sentiero collocato a 300 metri dalla stessa, si richiede la disponibilità a collocarsi in griglia favorendo gli atleti e le atlete più dotati.

• Tutti i partecipanti dovranno fare l’ingresso nell’area partenza dall’apposito varco per la registrazione. Coloro che non verranno registrati non saranno considerati in gara.

• A tutti gli atleti è richiesto l’uso della mascherina nelle postazioni di partenza. La mascherina potrà essere rimossa dopo la partenza ma conservata per tutta la durata della manifestazione nel caso in cui sia necessario un intervento di soccorso o la necessità di sosta presso le strutture ricettive presenti sul tracciato.

COMPORTAMENTO IN GARA – MATERIALE OBBLIGATORIO

• I partecipanti dovranno seguire fedelmente il tracciato previsto (km 21 – dil. + mt. 1700) segnalato con apposite bandierine e nastri rossi. Sul tratto finale dell’ascesa al Colle Manzol la segnalazione è integrata dalle segnalazioni con vernice gialla.

• Come tradizione nella nostra disciplina è richiesto il rispetto dei volontari presenti sul tracciato e la disponibilità a fornire aiuto e soccorso ad eventuali concorrenti in difficoltà.

• Si ricorda che la manifestazione si svolge in autonomia alimentare ed idrica non essendo possibile l’allestimento di ristori organizzati! A tal fine l’organizzazione ha inserito nei pacchi gara barrette alimentari e d altri alimenti energetici.

• Si richiama, inoltre, al regolamento che rende OBBLIGATORIO il seguente materiale: 

1. Riserva alimentare ed idrica in apposito contenitore riutilizzabile.

2. Fischietto.

3. Telefono cellulare.

4. Giubbotto impermeabile.

• È permesso l’uso dei bastoncini con il vincolo obbligatorio che gli stessi siano trasportati per tutto il tracciato di gara.

• Si ricorda che a fronte di un controllo la mancanza del materiale obbligatorio può comportare la squalifica del concorrente ad insindacabile giudizio del Comitato organizzatore.

• Il TEMPO MASSIMO è previsto in 6 ore dalla partenza. Il CANCELLO ORARIO è posto presso il Rifugio Willy Jervis dopo 3 ore e mezza dalla partenza. 

IL DOPO GARA

• Terminata la gara sarà possibile accedere presso la struttura del Rifugio Barbara per la consumazione del pasto (buono pasto nel pacco gara). Si ricorda che per l’accesso alle strutture si applicano le misure attualmente previste dal vigente DPCM. La distribuzione del pasto avverrà inevitabilmente per turni di accesso stante l’altissimo numero di adesioni e, pertanto, facciamo affidamento al vostro buon senso nell’accedere celermente, fin dalle ore 12, per i concorrenti più veloci ed attendere il proprio turno per coloro che giungeranno al traguardo entro il tempo massimo (6 ore).

• Il Rifugio Barbara mette a disposizione lo stesso menù riservato agli atleti (4 antipasti, polenta con salsiccia e dolce) per gli accompagnatori al costo di € 15.

LA PREMIAZIONE

• Il cerimoniale di premiazione è in programma per le ore 15,00 presso l’area adiacente il Rifugio Barbara. Vi invitiamo, anche in questa occasione, al necessario distanziamento o uso della mascherina. Il Podio sarà costituito in modo tale da permettere le foto ricordo mask free.

• Raccomandiamo particolare attenzione e pazienza nel rientro a valle stante le caratteristiche della strada che collega il Rif. Barbara con la provinciale di accesso a Bobbio Pellice.

NEL RINGRAZIARVI PER LA VOSTRA GRADITA PARTECIPAZIONE IL COMITATO ORGANIZZATORE DELLA 43° EDIZIONE DELLA TRE RIFUGI VI AUGURA UNA OTTIMA PRESTAZIONE SPORTIVA E, SOPRATTUTTO, UNA SPLENDIDA GIORNATA DI SPORT IN SICUREZZA.


TRE RIFUGI: ADDIO AI RECORD?

Martin / Bernard Dematteis, Francesca Ghelfi / Martina Chialvo e Claudio Galeazzi: le loro prestazioni crono rimarranno imbattute!


Ragionare di confronti tra campioni dell’oggi e del passato è operazione quanto mai ardua stante i miglioramenti tecnici che inevitabilmente coinvolgono le varie discipline sportive portando a miglioramenti non solo ascrivibili alle prestazioni dell’atleta.

Parimenti la definizione di “record” presenta già nella disciplina atletica della Maratona alcune difficoltà ad essere riconosciuto tale: stante le inevitabili diversità tecniche tra l’uno e l’altro tracciato è più corretto definire il responso cronometrico con il termine meno altisonante quale “miglior tempo”.

Nello sport “in natura”, poi, il concetto espresso viene ulteriormente rafforzato: i tracciati, anche della stessa gara, non sono sempre uguali come le condizioni climatiche o del terreno e ciò determina l’impossibilità di santificare le migliori prestazioni con il termine di record. Ciò non toglie nulla al riconoscimento del valore del risultato cronometrico che alcuni Campioni hanno fatto registrare.


Nel caso della Tre Rifugi rimangono incisi nella memoria il miglior tempo a coppie realizzato in una giornata meteo da tregenda da Erminio Nicco e Silvio Calandri (2.05.44. – 1976) migliorato ulteriormente da Bernard e Martin Dematteis (2.03.14 – 2019) per quanto riguarda le coppie maschili, Severina Pesando e Claudia Priotti (2.46.47. – 1984) superate a loro volta da Francesca Ghelfi e Martina Chialvo (2.40.42 – 2019) nelle coppie femminili.


E poi c’è lui: Claudio Galeazzi l’indimenticato Campione ossolano che nel 1991 fece registrare l’imbattuto 2.02.14 nella prova singola su di un terreno a lui sconosciuto. Non esiste miglior tempo individuale femminile causa i limiti tecnico – culturali – sportivi dei tempi andati!

Cosa centra tutto questo con la Tre Rifugi 2021 e seguenti? La tracciatura del classico “otto volante” che ne caratterizza il profilo alti – planimetrico ha fatto scoprire che nel tratto Lago nero (sotto il Colle Manzol) – Partia d’Amount sono state realizzate, fortunatamente, opere di miglioria della sentieristica esistente derivante da lavori di captazione acqua. Tutto ciò determina un progresso idraulico ma anche un miglioramento della percorribilità di ampi tratti della discesa che potrebbe determinare un contenimento del tempo di discesa dai 2 ai 3 minuti per i migliori e qualcosa in più per tutti.


Nel contempo risulta maggiormente problematico effettuare confronti sui tempi (anche cronometrici) andati senza nulla togliere al fascino della Regina delle Marce Alpine.

Carlo Degiovanni


venerdì 25 giugno 2021

Segnate la data: 19 settembre 2021 - 6° Trail degli Invincibili

 

Finalmente stiamo definendo l'organizzazione della sesta edizione del nostro trail. segnate la data e state connessi: presto tutte le info ... Vi aspettiamo!





mercoledì 23 giugno 2021

LA MONTAGNA DI CORSA: SOLO UN’INUTILE FATICA?

 Per la rassegna
I giovedì della libreria

Libera escursione tra le pagine dei libri “MARCIA ALPINA” e
“TRA I GIGANTI DEL TOR DES GEANTS”.

Gli autori sono, rispettivamente, Carlo Degiovanni e Luca Dalmasso e l’editore è Paolo Fusta. Due libri che raccontano l’antico ed il nuovo testamento dello sport che penetra i boschi e scala le montagne.

Correre la montagna ha, da sempre, rappresentato un gesto sospeso a metà tra l’ascetismo filosofico e lo sport. Qualcuno ha anche indagato, dal punto di vista psicoanalitico, sulla necessità dell’umano di dovere salire sempre più in “su” per ricercare il “sé”.


Altri ritengono che la montagna vada vissuta lentamente per avere la possibilità di goderne appieno il panorama, la natura e l’ambiente circostante. Un modo indubbiamente corretto che è sovente praticato anche dagli amanti della Corsa in Montagna. Quello che lascia perplessi è la considerazione che debba essere l’unico modo praticabile tacciando i profanatori della camminata lenta di eresia.

L’ evoluzione della partecipazione quantitativa a questa disciplina ha fatto riemergere latenti confronti e finanche polemiche sul modo migliore ed esclusivo di vivere l’ambiente montano. Partendo dalle proprie convinzioni ognuno ritiene che il proprio “modo” sia quello giusto disquisendo, non sempre a proposito, con opinioni diverse.

Questione complessa che diventa facile se ognuno di noi pratica non la tolleranza ma il rispetto per l’amore della montagna che evidentemente è poligamo!

Appuntamento, quindi, a ………. per una serata in presenza degli autori coltivando, una volta tanto, anche la montagna da salotto!

giovedì 10 giugno 2021

FRANCESCA GHELFI E GIANLUCA GHIANO AL BATTESIMO DEL VERTICAL INVINCIBILE ... DEI SARACENI NEPPURE L’OMBRA SULLE ALTURE DI BOBBIO PELLICE

 DYNAFIT VERTICAL SUNSETS UISP 2021 – 2° PROVA

Di “loro” nessuna traccia. Le cronache antiche raccontano di quella presenza che ha abitato l’alta Valle Pellice nei secoli andati ma nulla di tutto ciò si è palesato agli occhi dei 172 atleti (177 iscritti) che hanno perlustrato il sentiero che, via Sibaud, sale dal centro di Bobbio Pellice fino alla borgata Serre di Sarsenà richiedendo 2860 passi per superare i 600 metri di dislivello. Fake news dei tempi andati…forse!

Reali e stupefacenti, invece, si sono rivelate le imprese compiute dai protagonisti sportivi ad iniziare da quel Salvatore Cutaia (43.00”), invincibile testimonial dello sport paralimpico e della inclusione sportiva, che l’impresa l’ha compiuta su di una sola gamba!

Il tempo meteo ha espresso qualche minaccia nel pregara per poi ammansirsi poco prima dell’apertura delle ostilità avvenuta presso il Tempio Valdese della località ospitante.

Percorso “muscolare” come suole dirsi per non intimorire gli atleti pronti alla disfida: illusorie le pendenze iniziali che per 500 metri permettevano il procedere “andanceuse” di ciclistica memoria poi la Stele del Sibaud sanciva il passaggio al passo di marcia, per i più, che conduceva fino alla Borgata Sarsenà Superiore. Gli ultimi 500 metri rappresentavano il Paradiso degli amanti della corsa montana ma solo per quelli che avevano accantonato un po’ di forza nel percorrere il calvario precedente.  Il traguardo di Serre Sarsenà, poi, ha accolto tutti facendo orecchie da mercante alle imprecazioni (da competizione anch’esse) che abitano le bocche dei protagonisti in prossimità del dopo agonia sportiva.  

La cronaca dice che a faticare per il tempo più breve è stata la promessa, oramai consolidata, Gianluca Ghiano (23’04” - Tornado). Sono trascorsi solo due anni dal suo esordio, meno che diciottenne, alla corte di Gabriele Barra nel Running Sunset Pian Munè ed il giovane campione sta crescendo bene. Diciannove secondi è il distacco che ha pagato Marco Bergo (23’23” – Pod. Valle Infernotto), affermato cacciatore e campione di specialità (entrambe) impegnato nella rifinitura atletica che lo porterà sabato 19 giugno in coppia con l’eterno Paolo Bert a tentare l’avventura incredibile della Monte Rosa Sky Marathon con i suoi 35 km e 3490 mt di dislivello. Al terzo posto la sorpresa (e l’impresa) che non ti aspetteresti sulle asperità proposte: Andrea Barale (23’25” - Roata Chiusani). Campione affermato sulle specialità classiche dell’Atletica Leggera si è dimostrato eccellente scalatore estremo. Vittorio Ferrero (23.40” – Runnerpillar Team) frequenta per la prima volta il Circuito Vertical Sunsets e chiarisce subito che il nome dell’equipe di appartenenza non è per nulla casuale! La Top Five si chiude con Stefano Vota (23’48” - Atl. Susa Adriano Ascheris) altra giovane presenza e speranza per il movimento della Corsa in Montagna.

Due domeniche fa vinse la prima prova del Campionato Italiano e domenica scorsa, in compagnia della sorella Erica, il titolo di Campionesse italiane di specialità a staffetta. Francesca Ghelfi (25.35” – Pod. Valle Varaita) giunge 15° sul lotto dei 172 partenti bissando, così, l’affermazione del Vertical di apertura di Crissolo. Una magnifica realtà l’atleta astigiana alla corte di Giulio Peiracchia che va ad incrementare il valore socio – agonistico della Podistica Valle Varaita. Gianfranca Attene (27’31” – Torino Road Runners), reduce dalla vittoria bituminosa di Ciriè domenica 6 giugno, sceglie gli infidi ma Invincibili sentieri per rigenerarsi e si dimostra ancora una volta specialista nella specialità che morde i garretti. È di Noemi Bouchard (29’22” - Atl. Saluzzo) la terza posizione ed anche il futuro se saprà coltivare bene le sue indubbie qualità. A Martina Chialvo (29’39” – Pod. ValleVaraita) mancano le distanze più lunghe ma dimostra ottime doti anche sulle brevi agonie che le permettono di conquistare la quarta posizione precedendo la giovanissima Nicole Domard (29’49 – Atl. Saluzzo) che chiude il lungo podio femminile, categoria frequentata da ben 42 partecipanti.  


Le amate “categorie” troveranno spazio nella premiazione finale del Circuito il 7 luglio a Cavour. Nella singola prova di Bobbio si sono affermati Gianluca Ghiano VM1 / Lorenzo Civallero VM2 / Carlo Bruno CV3 – Francesca Ghelfi VF1 / Gianfranca Attene VF2 / Luigina De Finis VF3.

C’est tout: Carlo Degio



Classifica finale

sabato 15 maggio 2021

Corsa in Montagna - Circuito UISP Vertical Sunsets: la ripartenza da Crissolo mercoledì 2 giugno.


Primi importanti segnali di ripresa dello sport che per-corre i sentieri montani. Nel pieno rispetto dei protocolli previsti dalle istituzioni sportive, in questo caso la UISP, riprende vita, dopo un anno di sospensione, la kermesse sportiva del Circuito Vertical Sunsets con la sponsorizzazione tecnica della Dynafit.

La manifestazione si caratterizza per il suo proporre brevi gare serali (sunsets), solitamente collocate il mercoledì con l’obiettivo di creare opportunità sportive per gli amanti della Corsa in Montagna e, nel contempo rivitalizzare antichi sentieri e fare conoscere i Borghi delle nostre montagne.

I citati protocolli di sicurezza legati alla situazione sanitaria obbligano a scelte inconsuete nelle edizioni precedenti quali l’iscrizione obbligatoria on line (www.wedosport.net), la gestione delle partenze ed arrivi in piena sicurezza e la limitazione del così detto terzo tempo che era un valore aggiunto nelle passate edizioni.

L’avvio delle ostilità sportive mercoledì 2 giugno a Crissolo (ore 18,00) sulla inedita cronoscalata al Bric Arpiol (Km 4,7 x mt 480). Si proseguirà ogni mercoledì sera con partenze alle ore 19,30 nelle seguenti prove:
9 giugno: Bobbio Pellice – Vertical Invincibile Saraceno – Km 3,2 x mt 570.
16 giugno: Porte di Pinerolo – Vertical Fontana degli Alpini – Km 1,8 x mt 284.
23 giugno: Prarostino – Vertical Vaccera – Km 4,5 x mt 620.
30 Giugno: Roure – ½ Kilometro Verticale – Km 2,4 x mt 500.
7 luglio: Cavour – Crono Rocca XL – Km 2,5 x mt 250

Informazioni sulla pagina Facebook Vertical Sunsets 2021

 

 


lunedì 10 maggio 2021

Il risveglio degli INVINCIBILI!

 MERCOLEDI’ 9 GIUGNO: INVINCIBILE VERTICAL SARACENO – BOBBIO PELLICE

Invincibile "Local"
Polisportiva Bobbiese presente!!!  Il richiamo della foresta dettato dalla riproposizione dei Vertical Sunsets dopo la pausa dell’anno di disgrazia 2020 era troppo forte ed è bastato per risvegliare l’anima organizzativa della ASD.

Programmato il Campionato Italiano del tradizionale gioco della Morra (Villar Pellice 6 / 7 novembre) e la 5° edizione del Trail degli Invincibili (Bobbio Pellice 19 settembre, “covid permettendo” … un tempo era di moda “a Dio piacendo”) un rapido sguardo d’orizzonte dal Laghetto Nais, sede di feste e fatiche, ha individuato subito l’obiettivo: la borgata di Serre Sarsenà.

Storia o leggenda la presenza dei Saraceni in alta Valle Pellice? Alcuni toponimi e testimonianze dei borghi montani fanno propendere per la Storia (Sarsenà, Pertuzel, Cucuruc, Uciuire, Moumau, Barma dar Servagge) come pure alcuni cognomi (Salvay, Salvagiot, Morel) ma la sentenza ufficiale la lasciamo ai competenti sottraendolo a quelli come me appartenenti alla corrente filosofica del “Pressapochismo informato”.

Il 9 giugno si andrà alla ricerca delle testimonianze con la cronoscalata che salirà dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice alla borgata Sarsenà intesa come Serre Sarsenà (sinistra orografica della Valle Pellice). Il tracciato prenderà il via rendendo omaggio al monumento agli Alpini a ingresso paese, renderà onore alla Stele di Sibaud e poi si inoltrerà sulla mulattiera che raggiunge il traguardo coprendo 570 metri di dislivello in 3,7 chilometri.

Iscrizioni su www.wedosport.net. Ritrovo presso Laghetto Nais a partire dalle ore 17,30 e partenza prevista alle ore 19,15 dal monumento agli Alpini. Organizzazione Polisportiva Bobbiese

“Covid permettendo” o, se preferite, “a Dio piacendo”.

Carlo Degiovanni

domenica 18 aprile 2021

LE NOSTRE “INUTILI FATICHE”: CHE FARE?

 SERVE UN INVINCIBILE PATTO TRA ORGANIZZATORI E PARTECIPANTI

“Che fare?” Era il titolo di uno scritto di Lenin, al secolo Vladimir Il'ič Ul'janov, che si interrogava in merito alla decadenza del regime Zarista prendendo a prestito il titolo di un romanzo do Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij: la risposta al sommo quesito fu la rivoluzione d’ottobre e la conseguente nascita dell’Unione Sovietica.


“Che fare?” È il quesito che si pongono gli Organizzatori di gare sportive nel momento in cui prevalgono logiche aperturistiche, speriamo ben riposte. Scartata la rivoluzione per la quale non pare il caso di insistere più di tanto rimane la ricerca di una soluzione che possa fare ripartire il mondo dei cultori delle “inutili fatiche”.

Al mese di aprile inoltrato è giunto il momento di assumere delle decisioni sapendo che, realisticamente, il mondo conosciuto fino al 2019 della Corsa in Montagna, Vertical e Trail tornerà ai suoi antichi splendori forse nella stagione 2022 se non oltre.

Occorre dire che la vacanza intervenuta nel corso del 2020 è stata utile al ristretto popolo degli Organizzatori per tirare il fiato e riscoprire antiche passioni accantonate negli anni di bulimia organizzativa ma tra gli eccessi ed il nulla c’è sempre la famosa via di mezzo della quale si sente, al vero, un po’ di nostalgia.

Occorre prendere coscienza che si potrà ripartire a condizione che si stabilisca un patto tra Organizzatori ed Atleti dove ognuno ci dovrà mettere del proprio:

Al di là del lavoro volontario per chi organizza c’è un altissimo “rischio di impresa” stante l’indeterminatezza della situazione che potrebbe avere come conseguenza l’annullamento della manifestazione per cause esterne all’ultimo momento (vedi Cervasca). Insieme a questa spada di Damocle occorre considerare la difficoltà (impossibilità) a trovare risorse economiche a sostegno delle manifestazioni e l’aumento dei costi dovuti al rispetto dei vari protocolli di sicurezza.

Da parte degli atleti occorre ovviamente il rispetto dei protocolli imposti prima, durante e dopo la gara ma occorre altresì essere coscienti che l’organizzazione di una gara con elaborazione della classifica e premi per i migliori possa costituire il tutto rinunciando a terzi tempi impossibili da allestire e pacchi gara vari. Basti pensare che il costo economico, limitato esclusivamente ai servizi essenziali di una gara di medio livello, supera i 2000 euro.

Indubbio che sarebbe bello tornare ai bei tempi andati ma nell’impossibilità di farlo rimangono due scelte: il sonno delle passioni o la celebrazione delle “inutili fatiche” alle condizioni date. Il tempo stringe, però!

martedì 12 gennaio 2021

Ricordiamo René Jallà

Noi del Trail degli Invincibili vogliamo ricordare l'uomo, l'atleta ma soprattutto l'amico ripubblicando il capitolo del nostro libro che racconta le sue gesta che resteranno per sempre ... ciao René!

Lo “Scarpone Alpino” di Fenestrelle rappresentava, negli anni ’70, uno dei più prestigiosi Trofei a disposizione degli appassionati di Marcia Alpina.

Si trattava di una Staffetta organizzata dall’Associazione Nazionale Alpini ovviamente in versione locale. Il Forte di Fenestrelle, allora in totale abbandono e soggetto a ripetute depredazioni di reperti più o meno storici, assisteva in qualità di spettatore “non pagante” alla singolare tenzone che si sviluppava al suo decaduto cospetto.

Il primo frazionista prendeva il via dalle casermette, in allora militari, collocate in uscita da Fenestrelle direzione Sestriere. Salita oltremodo impegnativa di marcia come volevano le caratteristiche tecniche dei tempi. Circa tre km per raggiungere la strada dell’Assietta dove avveniva il cambio per la seconda frazione sostanzialmente pianeggiante che portava lo staffettista a diretto contatto con il vertice alto del Forte. Ultima frazione lungo un ripido sentiero che ritornava alle citate casermette.

Non esistevano Campionati in allora in una specialità sostanzialmente anarchica prima dell’avvento della Fidal ma la Corsa (non era ancora in auge l’appellativo di “manifestazione sportiva”) era ambita e frequentata dai migliori specialisti. 

Lo “Scarpone Alpino” ha rappresentato per Jallà Renato (in arte Renè) la celebrazione del Campione un po’ “naif” ma dalle grandi (ed in parte inespresse) potenzialità atletiche. Lui, scalatore eccelso, in compagnia del fratello Roby, di contro grande discesista, e di un terzo staffettista più adatto ai ritmi sulla strada il Trofeo fenestrellese lo ha conquistato più volte anche se non sono certo che faccia bella mostra di se nel “salotto buono” di casa.

Infatti, la riservatezza di questo atleta di Torre Pellice ha sovrastato addirittura i suoi successi nelle “leggende popolari” che celebrano i miti sportivi.

La scoperta dell’atleta “naif” avviene proprio negli anni ’70 quando il fratello maggiore gli spiega che a pochi passi da casa c’è una gara strana: si parte dal borgo di Santa Margherita di Torre Pellice e si sale al Castelluzzo per ridiscendere, via Sea, al punto di partenza. Una corsa vicino a casa che vede la presenza di atleti da tutta Italia: Mostachetti, Balicco ed altri “mostri sacri” professionisti nella specialità. Se arrivano da così lontano un motivo ci sarà ed allora perché non ci provi tu che sei di casa a Torre?

Renè non ha ne esperienza ne allenamento. Il lavoro contadino lo ha sempre assorbito totalmente. Ma a Santa Margherita c’è una Associazione che organizza anche quella manifestazione sportiva. Si chiama G.A. S.M. acronimo di Gruppo Amici di Santa Margherita ed è presieduta da Franco Ricca, grande appassionato di sport ed in special modo di Sci di fondo.

La sua prima partecipazione è frutto di grandi sofferenze soprattutto in discesa ma conclude in 4° posizione!!!

Il risultato lo spronò ad una personalissima tabella di allenamento: uno alla settimana con esclusione della stagione invernale dedicata al “riposo passivo”….potrà apparire incredibile ma la tabella produce i suoi effetti: rimangono le grandi prestazioni in salita (talento naturale) ma impara anche a gestire la discesa. Diventa, inconsapevolmente e suo malgrado, l’idolo sportivo del Gasm e del Borgo di Santa Margherita: la sua ritrosia a guidare viene superata con l’aiuto dei fratelli e degli amici che lo “trasportano” nelle gare fuori casa, mai troppo lontano, dove coglie prestigiosi successi.

Al casalingo Castelluzzo, dopo molti onorevoli piazzamenti, il successo arriva nella edizione del 1991 quando scese sotto il limite dell’ora nella classicissima dell’epopea della Marcia Alpina.

Non poteva mancare, Renè, al rito annuale della Tre Rifugi anche se ciò gli costava una variante alla sua “tabella” in quanto doveva incrementare un po’ la distanza percorsa. In coppia con il fratello Roby ha presidiato per anni la parte alta della classifica ma il meglio di se lo ha dato nella formula “singola”.

Nel 1991 conquistò la terza posizione assoluta (2.12’45”) dietro al recordman Claudio Galeazzi (2.02’14) ed al fortissimo Dario Viale (2.04’24”) e nel 1992 l’exploit: il tempo di 2.10.43 gli vale la vittoria e la consegna definitiva alla “Galleria degli Invincibili”.

Data la esplicita dimostrazione delle sue qualità sportive Renè è tornato al suo antico lavoro contadino ed alla sua vita un po’ “naif”. Il film “La Taglia” girato in valle in occasione delle 40 edizioni della Rifugi non poteva escluderlo dal ruolo di “qualificato opinionista” nel merito della celebrata manifestazione sportiva con una corposa intervista alla quale, fedele al suo stile riservato, ha laconicamente e semplicemente risposto: “Bene…..Molto bene”.

(Carlo Degiovanni)

 



mercoledì 6 gennaio 2021

ROBERTO CAVALLO: KEEP CLEAN AND RUN - UN LUOGO PULITO È IN PACE


ANCORA 53 GIORNI PER AIUTARE CONCRETAMENTE UN INTERESSANTE PROGETTO

Conosciuto nel mondo degli appassionati delle “Inutili Fatiche” per le sue imprese altrettanto faticose ma assolutamente utili, ROBERTO CAVALLO chiama a raccolta anche gli amici runners per dare vita al suo ultimo progetto relativo alla realizzazione di un docufilm che ripercorra la sesta edizione della Corsa contro i rifiuti abbandonati (350 chilometri) realizzata, nel 2020, nei luoghi della prima guerra mondiale da Cortina a Trieste.

A realizzare la parte tecnica del docufilm Francesco Cavalli, Diego Zicchetti e Icaro TV a mentre la supervisione organizzativa ed economica fa capo a AICA attraverso la “Rete del dono”. Ed è proprio la Rete del Dono che invita tutti i runners e gli appassionati di montagna ad essere parte attiva nel progetto partecipando al così detto “Crowfunding” ovvero la raccolta fondi che proseguirà fino a fine febbraio collegandosi al seguente link: https://www.retedeldono.it/it/iniziative/aica/roberto.cavallo/un-film-per-un-futuro-pulito-e-in-pace

L’obiettivo temporale è quello di dare vita al progetto entro l’inizio del 2021 per poi presentarlo ai vari festival cinematografici, nelle scuole e nei cinema.

Qualche quota ahimè risparmiata delle fatiche impedite nel 2020 può essere destinata a questo progetto rendendoci parte attiva in una impresa che va ben al di là dei Podi, assoluti o di categoria che siano! Ne vale la pena, per noi ed i nostri (vostri) figli.




domenica 3 gennaio 2021

ADDIO A GIOVANNI PEYROT!


ADDIO A GIOVANNI PEYROT: SUA LA STORIA DELL’ INVINCIBILE “DAVID LE CAPITAINE”

Ci ha lasciati Giovanni Peyrot il nostro collaboratore in occasione della prima edizione del “Trail degli Invincibili”.

Era il 2016 e nacque, a Bobbio Pellice, la prestigiosa manifestazione sportiva sotto la regia della Polisportiva Bobbio Pellice e nella prestigiosa location del Laghetto Nais. L’intendimento degli organizzatori fu, da subito, quello di fare uscire la manifestazione dal ristretto contesto sportivo per condurla nel campo della Storia e della cultura. Quale migliore occasione per rinverdire le vicende degli “Invincibili” Valdesi che nel territorio di Villar e Bobbio Pellice opposero fiera resistenza alle angherie sabaude?

Ricercammo un libro che ne riproponesse le gesta e lo trovammo in quel “David le Capitaine – Storia di un Invincibile” scritto dal Professor Giovanni Peyrot che raccontava la diretta esperienza di un suo avo.

Fu così che i partecipanti alla manifestazione sportiva ricevettero in cambio benessere fisico e crescita culturale.

Giovanni Peyrot ci ha lasciati e non può mancare il cordoglio degli “Invincibili” con un grande Grazie per quanto il Professore ha dato all'intera Val Pellice.