Una manifestazione sportiva raggiunge la sua piena maturità quando “entra” nel cuore della gente, di quella gente che magari non conosce le tecniche di allenamento ma riconosce, apprezza ed applaude l’atleta che si confronta con i propri limiti.
La gente della Val Pellice ha il palato fine in questo campo: da anni apprezza ed applaude i protagonisti delle corse sulle montagne di valle. Dalla Tre Rifugi, al Castelluzzo, al Monte Servin per citare le più storiche e famose. Da anni le gesta dei protagonisti della Marcia Alpina, oggi Corsa in Montagna o Trail, sono oggetto del volgo popolare fino a divenirne storie e, in alcuni casi, leggende!
Il Trail degli Invincibili è l’ultimo arrivato, in questa specialità, ma ha bruciato le tappe. Lo dimostrano le chiacchiere tra bambini che “vantano” la partecipazione dei propri genitori agli “Invincibili” e lo dimostrano le borgate attraversate dal tracciato di gara vestite a festa per accogliere gli atleti.
La villarese Borgata Meynet, che saluta gli atleti al km 2,5 è la splendida realtà che, all’insaputa degli organizzatori, ha predisposto un vero e proprio Comitato di Accoglienza con tanto di striscioni, bandire e campanacci. Una gradevolissima sorpresa per i 232 atleti domenica 30 settembre hanno fatto conoscenza con questa antica borgata montana.
L’auspicio è che l’esempio della Borgata Meynet sia seguito in futuro dalle altre numerose borgate Villaresi e Bobbiesi che incrociano il percorso di gara. Un ulteriore modo di promuovere le montagne della Val Pellice che hanno nei Valloni di Subiasco e Croello due gioielli naturali ricchi di storia ma anche di bellezze naturali.