Trail Degli Invincibili

Un bellissimo Trail attraverso luoghi spettacolari, insoliti, racchiusi da una cerchia di monti dove tra tutti emerge il Cornour, da questa parte quasi inaccessibile!

Il nuovo percorso

Un nuovo Trail in Val Pellice con partenza ed arrivo dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice!

Un occasione per conoscere la nostra Valle

Il nostro "Trail degli Invincibili", oltre ad essere un importante momento di sport vuole essere un occasione per conoscere il territorio della Val Pellice, non solo per le sue bellezze paesaggistica ma soprattutto per la sua ricca storia e cultura.

sabato 24 giugno 2017

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: BRUNO POET

Correva, o meglio, marciava l’anno 1980 quando la Marcia Alpina celebrava la sua prima edizione del Campionato Pinerolese per ripetersi nell’anno successivo.
Fino a quegli anni era ancora uno sport grezzo e senza il patrocinio di Federazioni o Enti di Promozione Sportiva ma questo non vuole dire che non avesse riferimenti organizzativi: infatti fin dal 1975 le varie Organizzazioni si riunivano annualmente a Cavour e sotto l’egida della locale Atletica stilavano il ricco calendario di manifestazioni. Nel 1980 il Coni gestì l’approdo (non troppo convinto) della disciplina nella Federazione Italiana di Atletica Leggera. Fu così che la Fidal ed il Comitato Nazionale Corsa in Montagna (nuova definizione dell’ex Marcia Alpina) trovarono terreno fertile per l’allestimento del citato Campionato.
Quattordici le prove che caratterizzavano l’evento a dimostrazione della grande dinamicità organizzativa condensata nel periodo Maggio / Settembre: Borgo Losano di Pinerolo, Villar Pellice Prarostino, Pramollo, Prali, Pinasca, Bobbio Pellice, Angrogna, Torre Pellice, Lusernetta, Rorà, Pieve di Cumiana, San Germano Chisone e Cumiana erano le sedi di partenza ed arrivo di avvenimenti sportivi che hanno fatto grande la disciplina.
Il Campionato Pinerolese di Marcia Alpina rivelò la grandezza atletica di un Campione in allora ventiduenne: Bruno Poet fu il vincitore assoluto di entrambe le edizioni! Nato nel 1958 a Torre Pellice esordisce nei Giochi della Gioventù a soli 12 anni vincendo le prove locali e provinciali sulla distanza dei 2000 metri. Fatale è stato l’approccio con la fase regionale dove, alla distanza, sono state aggiunte le “siepi”, elemento del tutto sconosciuto al giovane montanaro e spaccalegna di Torre. L’occhio vigile di Eros Gonin che “sapeva” di atletica non si lasciò sfuggire il potenziale campione inserendolo nell’organico giovanile della gloriosa 3S di Luserna San Giovanni. I successi, ovviamente di categoria, sono arrivati presto a premiare la lungimiranza della società lusernese con numerose vittorie ed un prestigioso 2° posto alla esordiente Cursa d’la Scala Santa di Cavour a ridosso di un campione del calibro di Anteo Mallica. La sua corsa si fermò, però, nell’inverno del 1975 per un problema cardiaco emerso alla campestre della Pellerina a Torino che fece emergere la sua “inidoneità” a perseguire la sua passione sportiva.
Tre anni di stop prima che il Centro di Medicina dello Sport, dopo i necessari approfondimenti, determinasse la compatibilità dei suoi problemi cardiaci con lo sport e così, nel 1978, Bruno riprese la sua passione sportiva trasferendola, però, dalle pianeggianti campestri alle asperità dei sentieri montani. Il trasferimento sportivo alla squadra di casa, il Gruppo Amici Santa Margherita di Torre Pellice, fu la sua fortuna perché li trovò il suo mentore Franco Ricca, vero scopritore di talenti nella specialità! L’esordio avvenne a Val della Torre nel 1978 con un prezioso 6° posto conquistato alle spalle di campioni del calibro dei fratelli Ruffino ma il fatto eclatante successe l’anno seguente con la vittoria, a sorpresa, alla classica Graglia – Mombarone! Un articolo su “La Stampa” titolava: “Il campione di Marcia alla visita militare era stato riformato” dettagliando che lo stesso: “…esonerato perché incapace di sopportare le fatiche, ha vinto a tempo di primato una gara di marcia in montagna distanziando alcuni sottufficiali dell’esercito considerati trai i più forti specialisti…” e questi si chiamavano Leo Vidi e Gian Franco Zenoni senza contare il “civile” Fausto Dellaidotti!
Il 1979 fu l’anno della esplosione atletica definitiva con le vittorie ad Angrogna ed al Castelluzzo. Dal suo palmares non poteva mancare la Regina delle Marce Alpine, la Tre Rifugi allestita proprio nella sua valle.  Quattro partecipazione e due vittorie: nel 1981 in coppia con Felice Oria (2.12’29”) e nel 1985 con il suo miglior tempo sulla distanza ottenuto con la collaborazione di Marco Sclarandis (2.10’06”).
Ovviamente numerose le sue presenze ai principali appuntamenti di specialità con una forte preferenza per le salite più tecniche dove riusciva ad esprimere al meglio le sue potenzialità atletiche.  Bruno Poet è stato atleta istintivo e poco avvezzo alle tabelle ed alle strategia di gara: nel 1987 in occasione del 1° Giro del Monviso transitò a metà gara (Pian del Re) in 5° posizione e deciso ad interrompere lì la sua fatica. Dopo alcuni minuti di pausa e un ricco ristoro ricordò di avere l’auto alla partenza di Pontechianale e decise di riprendere il cammino. Risalì posizione su posizione fino a concludere in 2° posizione alle spalle di uno stratosferico Silvio Calandri!
Il Giro del Monviso fu anche la sua ultima fatica agonistica. Problemi legati al lavoro e, soprattutto, la mancanza di stimoli dopo avere vinto tanto e facilmente hanno interrotto troppo presto la sua carriera sportiva. Sale ancora sui monti, adesso senza pettorale, nella pratica quotidiana del mestiere di boscaiolo. Se correte sui sentieri della Val Pellice potreste incontrarlo impegnato sul lavoro che interrompe volentieri se gli parlate dello sport che, nonostante il “cuore matto” lo ha visto assoluto protagonista. 
Carlo Degiovanni