Finalmente stiamo definendo l'organizzazione della sesta edizione del nostro trail. segnate la data e state connessi: presto tutte le info ... Vi aspettiamo!
Un bellissimo Trail attraverso luoghi spettacolari, insoliti, racchiusi da una cerchia di monti dove tra tutti emerge il Cornour, da questa parte quasi inaccessibile!
Un nuovo Trail in Val Pellice con partenza ed arrivo dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice!
Il nostro "Trail degli Invincibili", oltre ad essere un importante momento di sport vuole essere un occasione per conoscere il territorio della Val Pellice, non solo per le sue bellezze paesaggistica ma soprattutto per la sua ricca storia e cultura.
Finalmente stiamo definendo l'organizzazione della sesta edizione del nostro trail. segnate la data e state connessi: presto tutte le info ... Vi aspettiamo!
Per la rassegna
I giovedì della libreria
Libera escursione tra le pagine dei libri “MARCIA ALPINA” e
“TRA I GIGANTI DEL TOR DES GEANTS”.
Gli autori sono, rispettivamente, Carlo Degiovanni e Luca Dalmasso e l’editore è Paolo Fusta. Due libri che raccontano l’antico ed il nuovo testamento dello sport che penetra i boschi e scala le montagne.
Correre la montagna ha, da sempre, rappresentato un gesto sospeso a metà tra l’ascetismo filosofico e lo sport. Qualcuno ha anche indagato, dal punto di vista psicoanalitico, sulla necessità dell’umano di dovere salire sempre più in “su” per ricercare il “sé”.
L’ evoluzione della partecipazione quantitativa a questa disciplina ha fatto riemergere latenti confronti e finanche polemiche sul modo migliore ed esclusivo di vivere l’ambiente montano. Partendo dalle proprie convinzioni ognuno ritiene che il proprio “modo” sia quello giusto disquisendo, non sempre a proposito, con opinioni diverse.
Questione complessa che diventa facile se ognuno di noi pratica non la tolleranza ma il rispetto per l’amore della montagna che evidentemente è poligamo!
Appuntamento, quindi, a ………. per una serata in presenza degli autori coltivando, una volta tanto, anche la montagna da salotto!
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Di “loro” nessuna traccia. Le cronache antiche raccontano di quella presenza che ha abitato l’alta Valle Pellice nei secoli andati ma nulla di tutto ciò si è palesato agli occhi dei 172 atleti (177 iscritti) che hanno perlustrato il sentiero che, via Sibaud, sale dal centro di Bobbio Pellice fino alla borgata Serre di Sarsenà richiedendo 2860 passi per superare i 600 metri di dislivello. Fake news dei tempi andati…forse!
Reali e stupefacenti, invece, si
sono rivelate le imprese compiute dai protagonisti sportivi ad iniziare da quel
Salvatore Cutaia (43.00”), invincibile testimonial dello sport paralimpico e
della inclusione sportiva, che l’impresa l’ha compiuta su di una sola gamba!
Percorso “muscolare” come suole dirsi per non intimorire gli atleti pronti alla disfida: illusorie le pendenze iniziali che per 500 metri permettevano il procedere “andanceuse” di ciclistica memoria poi la Stele del Sibaud sanciva il passaggio al passo di marcia, per i più, che conduceva fino alla Borgata Sarsenà Superiore. Gli ultimi 500 metri rappresentavano il Paradiso degli amanti della corsa montana ma solo per quelli che avevano accantonato un po’ di forza nel percorrere il calvario precedente. Il traguardo di Serre Sarsenà, poi, ha accolto tutti facendo orecchie da mercante alle imprecazioni (da competizione anch’esse) che abitano le bocche dei protagonisti in prossimità del dopo agonia sportiva.
C’est tout: Carlo Degio