Trail Degli Invincibili

Un bellissimo Trail attraverso luoghi spettacolari, insoliti, racchiusi da una cerchia di monti dove tra tutti emerge il Cornour, da questa parte quasi inaccessibile!

Il nuovo percorso

Un nuovo Trail in Val Pellice con partenza ed arrivo dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice!

Un occasione per conoscere la nostra Valle

Il nostro "Trail degli Invincibili", oltre ad essere un importante momento di sport vuole essere un occasione per conoscere il territorio della Val Pellice, non solo per le sue bellezze paesaggistica ma soprattutto per la sua ricca storia e cultura.

venerdì 25 giugno 2021

Segnate la data: 19 settembre 2021 - 6° Trail degli Invincibili

 

Finalmente stiamo definendo l'organizzazione della sesta edizione del nostro trail. segnate la data e state connessi: presto tutte le info ... Vi aspettiamo!





mercoledì 23 giugno 2021

LA MONTAGNA DI CORSA: SOLO UN’INUTILE FATICA?

 Per la rassegna
I giovedì della libreria

Libera escursione tra le pagine dei libri “MARCIA ALPINA” e
“TRA I GIGANTI DEL TOR DES GEANTS”.

Gli autori sono, rispettivamente, Carlo Degiovanni e Luca Dalmasso e l’editore è Paolo Fusta. Due libri che raccontano l’antico ed il nuovo testamento dello sport che penetra i boschi e scala le montagne.

Correre la montagna ha, da sempre, rappresentato un gesto sospeso a metà tra l’ascetismo filosofico e lo sport. Qualcuno ha anche indagato, dal punto di vista psicoanalitico, sulla necessità dell’umano di dovere salire sempre più in “su” per ricercare il “sé”.


Altri ritengono che la montagna vada vissuta lentamente per avere la possibilità di goderne appieno il panorama, la natura e l’ambiente circostante. Un modo indubbiamente corretto che è sovente praticato anche dagli amanti della Corsa in Montagna. Quello che lascia perplessi è la considerazione che debba essere l’unico modo praticabile tacciando i profanatori della camminata lenta di eresia.

L’ evoluzione della partecipazione quantitativa a questa disciplina ha fatto riemergere latenti confronti e finanche polemiche sul modo migliore ed esclusivo di vivere l’ambiente montano. Partendo dalle proprie convinzioni ognuno ritiene che il proprio “modo” sia quello giusto disquisendo, non sempre a proposito, con opinioni diverse.

Questione complessa che diventa facile se ognuno di noi pratica non la tolleranza ma il rispetto per l’amore della montagna che evidentemente è poligamo!

Appuntamento, quindi, a ………. per una serata in presenza degli autori coltivando, una volta tanto, anche la montagna da salotto!

giovedì 10 giugno 2021

FRANCESCA GHELFI E GIANLUCA GHIANO AL BATTESIMO DEL VERTICAL INVINCIBILE ... DEI SARACENI NEPPURE L’OMBRA SULLE ALTURE DI BOBBIO PELLICE

 DYNAFIT VERTICAL SUNSETS UISP 2021 – 2° PROVA

Di “loro” nessuna traccia. Le cronache antiche raccontano di quella presenza che ha abitato l’alta Valle Pellice nei secoli andati ma nulla di tutto ciò si è palesato agli occhi dei 172 atleti (177 iscritti) che hanno perlustrato il sentiero che, via Sibaud, sale dal centro di Bobbio Pellice fino alla borgata Serre di Sarsenà richiedendo 2860 passi per superare i 600 metri di dislivello. Fake news dei tempi andati…forse!

Reali e stupefacenti, invece, si sono rivelate le imprese compiute dai protagonisti sportivi ad iniziare da quel Salvatore Cutaia (43.00”), invincibile testimonial dello sport paralimpico e della inclusione sportiva, che l’impresa l’ha compiuta su di una sola gamba!

Il tempo meteo ha espresso qualche minaccia nel pregara per poi ammansirsi poco prima dell’apertura delle ostilità avvenuta presso il Tempio Valdese della località ospitante.

Percorso “muscolare” come suole dirsi per non intimorire gli atleti pronti alla disfida: illusorie le pendenze iniziali che per 500 metri permettevano il procedere “andanceuse” di ciclistica memoria poi la Stele del Sibaud sanciva il passaggio al passo di marcia, per i più, che conduceva fino alla Borgata Sarsenà Superiore. Gli ultimi 500 metri rappresentavano il Paradiso degli amanti della corsa montana ma solo per quelli che avevano accantonato un po’ di forza nel percorrere il calvario precedente.  Il traguardo di Serre Sarsenà, poi, ha accolto tutti facendo orecchie da mercante alle imprecazioni (da competizione anch’esse) che abitano le bocche dei protagonisti in prossimità del dopo agonia sportiva.  

La cronaca dice che a faticare per il tempo più breve è stata la promessa, oramai consolidata, Gianluca Ghiano (23’04” - Tornado). Sono trascorsi solo due anni dal suo esordio, meno che diciottenne, alla corte di Gabriele Barra nel Running Sunset Pian Munè ed il giovane campione sta crescendo bene. Diciannove secondi è il distacco che ha pagato Marco Bergo (23’23” – Pod. Valle Infernotto), affermato cacciatore e campione di specialità (entrambe) impegnato nella rifinitura atletica che lo porterà sabato 19 giugno in coppia con l’eterno Paolo Bert a tentare l’avventura incredibile della Monte Rosa Sky Marathon con i suoi 35 km e 3490 mt di dislivello. Al terzo posto la sorpresa (e l’impresa) che non ti aspetteresti sulle asperità proposte: Andrea Barale (23’25” - Roata Chiusani). Campione affermato sulle specialità classiche dell’Atletica Leggera si è dimostrato eccellente scalatore estremo. Vittorio Ferrero (23.40” – Runnerpillar Team) frequenta per la prima volta il Circuito Vertical Sunsets e chiarisce subito che il nome dell’equipe di appartenenza non è per nulla casuale! La Top Five si chiude con Stefano Vota (23’48” - Atl. Susa Adriano Ascheris) altra giovane presenza e speranza per il movimento della Corsa in Montagna.

Due domeniche fa vinse la prima prova del Campionato Italiano e domenica scorsa, in compagnia della sorella Erica, il titolo di Campionesse italiane di specialità a staffetta. Francesca Ghelfi (25.35” – Pod. Valle Varaita) giunge 15° sul lotto dei 172 partenti bissando, così, l’affermazione del Vertical di apertura di Crissolo. Una magnifica realtà l’atleta astigiana alla corte di Giulio Peiracchia che va ad incrementare il valore socio – agonistico della Podistica Valle Varaita. Gianfranca Attene (27’31” – Torino Road Runners), reduce dalla vittoria bituminosa di Ciriè domenica 6 giugno, sceglie gli infidi ma Invincibili sentieri per rigenerarsi e si dimostra ancora una volta specialista nella specialità che morde i garretti. È di Noemi Bouchard (29’22” - Atl. Saluzzo) la terza posizione ed anche il futuro se saprà coltivare bene le sue indubbie qualità. A Martina Chialvo (29’39” – Pod. ValleVaraita) mancano le distanze più lunghe ma dimostra ottime doti anche sulle brevi agonie che le permettono di conquistare la quarta posizione precedendo la giovanissima Nicole Domard (29’49 – Atl. Saluzzo) che chiude il lungo podio femminile, categoria frequentata da ben 42 partecipanti.  


Le amate “categorie” troveranno spazio nella premiazione finale del Circuito il 7 luglio a Cavour. Nella singola prova di Bobbio si sono affermati Gianluca Ghiano VM1 / Lorenzo Civallero VM2 / Carlo Bruno CV3 – Francesca Ghelfi VF1 / Gianfranca Attene VF2 / Luigina De Finis VF3.

C’est tout: Carlo Degio



Classifica finale