DYNAFIT VERTICAL
SUNSETS UISP 2021 – 2° PROVA
Di “loro” nessuna traccia. Le
cronache antiche raccontano di quella presenza che ha abitato l’alta Valle Pellice nei secoli andati ma nulla di tutto ciò si è palesato agli occhi dei
172 atleti (177 iscritti) che hanno perlustrato il sentiero che, via Sibaud,
sale dal centro di Bobbio Pellice fino alla borgata Serre di Sarsenà
richiedendo 2860 passi per superare i 600 metri di dislivello. Fake news dei
tempi andati…forse!
Reali e stupefacenti, invece, si
sono rivelate le imprese compiute dai protagonisti sportivi ad iniziare da quel
Salvatore Cutaia (43.00”), invincibile testimonial dello sport paralimpico e
della inclusione sportiva, che l’impresa l’ha compiuta su di una sola gamba!
Il tempo meteo ha espresso
qualche minaccia nel pregara per poi ammansirsi poco prima dell’apertura delle
ostilità avvenuta presso il Tempio Valdese della località ospitante.
Percorso “muscolare” come suole
dirsi per non intimorire gli atleti pronti alla disfida: illusorie le pendenze
iniziali che per 500 metri permettevano il procedere “andanceuse” di ciclistica
memoria poi la Stele del Sibaud sanciva il passaggio al passo di marcia, per i
più, che conduceva fino alla Borgata Sarsenà Superiore. Gli ultimi 500 metri rappresentavano
il Paradiso degli amanti della corsa montana ma solo per quelli che avevano
accantonato un po’ di forza nel percorrere il calvario precedente. Il traguardo di Serre Sarsenà, poi, ha
accolto tutti facendo orecchie da mercante alle imprecazioni (da competizione
anch’esse) che abitano le bocche dei protagonisti in prossimità del dopo agonia
sportiva.
La cronaca dice che a faticare
per il tempo più breve è stata la promessa, oramai consolidata, Gianluca Ghiano
(23’04” - Tornado). Sono trascorsi solo due anni dal suo esordio, meno che
diciottenne, alla corte di Gabriele Barra nel Running Sunset Pian Munè ed il
giovane campione sta crescendo bene. Diciannove secondi è il distacco che ha
pagato Marco Bergo (23’23” – Pod. Valle Infernotto), affermato cacciatore e
campione di specialità (entrambe) impegnato nella rifinitura atletica che lo
porterà sabato 19 giugno in coppia con l’eterno Paolo Bert a tentare
l’avventura incredibile della Monte Rosa Sky Marathon con i suoi 35 km e 3490
mt di dislivello. Al terzo posto la sorpresa (e l’impresa) che non ti aspetteresti
sulle asperità proposte: Andrea Barale (23’25” - Roata Chiusani). Campione
affermato sulle specialità classiche dell’Atletica Leggera si è dimostrato
eccellente scalatore estremo. Vittorio Ferrero (23.40” – Runnerpillar Team)
frequenta per la prima volta il Circuito Vertical Sunsets e chiarisce subito
che il nome dell’equipe di appartenenza non è per nulla casuale! La Top Five si
chiude con Stefano Vota (23’48” - Atl. Susa Adriano Ascheris) altra giovane
presenza e speranza per il movimento della Corsa in Montagna.
Due domeniche fa vinse la prima
prova del Campionato Italiano e domenica scorsa, in compagnia della sorella
Erica, il titolo di Campionesse italiane di specialità a staffetta. Francesca
Ghelfi (25.35” – Pod. Valle Varaita) giunge 15° sul lotto dei 172 partenti
bissando, così, l’affermazione del Vertical di apertura di Crissolo. Una
magnifica realtà l’atleta astigiana alla corte di Giulio Peiracchia che va ad
incrementare il valore socio – agonistico della Podistica Valle Varaita.
Gianfranca Attene (27’31” – Torino Road Runners), reduce dalla vittoria
bituminosa di Ciriè domenica 6 giugno, sceglie gli infidi ma Invincibili
sentieri per rigenerarsi e si dimostra ancora una volta specialista nella
specialità che morde i garretti. È di Noemi Bouchard (29’22” - Atl. Saluzzo) la
terza posizione ed anche il futuro se saprà coltivare bene le sue indubbie
qualità. A Martina Chialvo (29’39” – Pod. ValleVaraita) mancano le distanze più
lunghe ma dimostra ottime doti anche sulle brevi agonie che le permettono di
conquistare la quarta posizione precedendo la giovanissima Nicole Domard (29’49
– Atl. Saluzzo) che chiude il lungo podio femminile, categoria frequentata da
ben 42 partecipanti.
Le amate “categorie” troveranno
spazio nella premiazione finale del Circuito il 7 luglio a Cavour. Nella
singola prova di Bobbio si sono affermati Gianluca Ghiano VM1 / Lorenzo
Civallero VM2 / Carlo Bruno CV3 – Francesca Ghelfi VF1 / Gianfranca Attene VF2
/ Luigina De Finis VF3.
C’est tout: Carlo Degio
Classifica finale