Occorrerebbe avere la “penna” di Gianni Brera o di Gino Sala o, ancora, di Gianni Mura per potere tracciare un profilo adeguato al “personaggio” in questione.
Così, per restituirgli un po’ di soddisfazione in relazione al tanto che ha dato e continua a dare al movimento sportivo in Val Pellice.
Ma si sa che “in mancanza dei cavalli trottano….” ed allora:
La Genesi vuole che il mondo sia stato creato da un Signore dalla barba lunga che, dopo avere creato la settimana, lavorò sei giorni ed il settimo si riposò.
Darwin qualche secolo dopo invitava a pensare un po’ diverso: “niente da grandi dei fu costruito ma il creato si è creato da se; cellule, fibre, energia e calore”
Rimanendo su cose molto più vicine a noi, quale è la fonte propulsiva che ha fatto in modo che la Corsa in Montagna, o più indietro negli anni la Marcia Alpina prendesse casa in Val Pellice?
Niente nasce mai “per caso” e dietro ad ogni cosa c’è sempre la preziosa iniziativa di qualcuno, uomo o donna che sia.
Quale è stata l’organizzazione dell’attività dell’Atletica nella Val Pellice? Ovviamente il riferimento è la propria memoria che colloca i ricordi dagli anni ’70 in poi.
…Bric Volatia è il nome di una modesta punta collocata sulla linea di cresta che sale da Rorà verso le località Palà e Valanza per proiettarsi direttamente verso il Monte Frioland che dalla sua vetta domina la bassa Valle Pellice con un occhio attento alla Valle Po e l’altro alla più modesta Valle Infernotto.
Bric Volatia era anche il nome di una informale società sportiva che negli anni ’60 / 70 organizzava le gesta atletiche degli sportivi Rorenghi.
Più a valle, a Luserna, l’Atletica nobile delle discipline olimpiche, coglieva successi a livello regionale: il 3 S di Luserna presumendo, io, che le 3 S stessero per 3 sport.
Sempre a Luserna, il Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco, divenuto poi transitoriamente Natura Holding, cercava di contendere al 3 S la primazia nell’Atletica D.O.C..
Salendo sulla sinistra orografica della Val Pellice era (ed è) lo Sport Club Angrogna a promuovere lo sport nelle discipline sciistiche ma, soprattutto, nella disciplina che conta nella Valle degli Invincibili.
Al centro della Valle una solida Associazione, non solo sportiva, aveva eletto le prime asperità di valle quale impianto sportivo per uno sport dal nome evocativo: la Marcia Alpina. Gruppo Amici di Santa Margherita, in arte Gasm, è il suo nome ed il Castelluzzo il suo emblema.
Santa Margherita è un Borgo di Torre Pellice e come poteva la “capitale” non avere una sua Associazione dedicata all’Atletica nella forma “Pesante” della Marcia Alpina?
Se ne era fatto carico Renato Boiero alla fine degli anni ’70 dando vita ad una compagine che pubblicizzava la propria attività commerciale sulle maglie degli atleti che si disperdevano tra boschi e monti: Maison du Sport il suo nome.
Lo sforzo di Renato durò solo per gli anni ’70, sconfitto da una malattia che segnò anche la fine dell’attività commerciale.
L’attività sportiva proseguì e ne prese il timone Daniele Catalin, l’Invincibile degli Invincibili!!!
Alla Maison du Sport affiancò la neonata Polisportiva Villarese avvalendosi, negli anni, del supporto di Footing Sport, della Boutique della Carne e dall’Avis di Luserna.
L’anima logistica era, ovviamente, Villar Pellice che ospitò nel 1988 la gara nazionale “Lou vir ‘dla Cumba ‘d Liussa” con la straripante vittoria con record imbattuto di Alfonso Valicella (Alitrans Verona) davanti al compagno di squadra Antonio Amalfa ed al proto corridore marocchino Lakim Driss targato, per l’occasione, Valli di Lanzo.
Durò fino alla fine degli anni ’90 l’avventura della Polisportiva Villarese fino a che nacque un processo aggregante che diede vita all’attuale A.S.D. Atletica Val Pellice che vivrà felice e contenta per molti e molti anni ancora….
Daniele è stato anche atleta e il gradino più alto del podio lo ha conosciuto anche lui quando negli anni ’70 e ’80 si è dedicato ad organizzare la propria attività agonistica. Le sue vittorie sono collocate strettamente in Val Pellice dove giunse sorprendentemente primo al traguardo a Bobbio Pellice ricevendo, oltre che il meritato premio, i complimenti da Willy Bertin, in veste di consulente tecnico organizzativo.
Anche Villar Pellice lo ha visto vincitore in una gara che lui definisce “limitata agli indigeni”. Quasi li nasconde i suoi successi per una forma di modestia che lo caratterizza da sempre.
Ma Daniele è Gigante tra gli Invincibili soprattutto nel campo, molto poco frequentato, degli Organizzatori. Non limito questo appellativo all’organizzazione di appuntamenti sportivi ma estendendolo alla strutturazione, guida e gestione dello sport dell’Atletica, con un occhio particolare alla Montagna nell’intera Val Pellice!
Da quaranta anni circa non c’è manifestazione sportiva nel campo dell’atletica in Val Pellice che non lo veda protagonista: dal monumento Tre Rifugi alle centinaia di gare maggiori e minori che popolano le domeniche in Valle.
Generazioni di atleti hanno avuto ed hanno modo di apprezzare la sua competente presenza. Presenza totale: dall’ideazione alla realizzazione delle manifestazioni in prima persona. Dai ruoli più operativi fino ai cerimoniali di premiazione le manifestazioni sportive vivono della sua esperienza. Ovviamente non è solo ma si avvale di una nutrita e qualificata squadra di collaboratori ed anche di questo gli va riconosciuto un merito.
Dal 2002 è anche Istruttore di Atletica Leggera e questo gli ha permesso di dare vita ad uno dei settori giovanili più importanti a livello regionale: il settore giovanile dell’Atletica Val Pellice.
Proprio questa ASD è divenuta la sua casa ed il punto di riferimento di centinaia di sportivi della vallata e non solo.
Capacità, competenza, simpatia e grande umiltà lo caratterizzano. Quest’ultima qualità lo fa apparire poco all’attenzione dei “media” ma lo sport in Val Pellice gli deve molto: almeno 40 anni di attività che hanno riempito di sport un’intera vallata……e la storia dell’ “Invincibile” Daniele Catalin continua…
Carlo Degiovanni