Trail Degli Invincibili

Un bellissimo Trail attraverso luoghi spettacolari, insoliti, racchiusi da una cerchia di monti dove tra tutti emerge il Cornour, da questa parte quasi inaccessibile!

Il nuovo percorso

Un nuovo Trail in Val Pellice con partenza ed arrivo dal Laghetto Nais di Bobbio Pellice!

Un occasione per conoscere la nostra Valle

Il nostro "Trail degli Invincibili", oltre ad essere un importante momento di sport vuole essere un occasione per conoscere il territorio della Val Pellice, non solo per le sue bellezze paesaggistica ma soprattutto per la sua ricca storia e cultura.

sabato 30 settembre 2017

Grazie a METEO PINEROLESE le previsioni personalizzate per gli "Invincibili"


giovedì 28 settembre 2017

INVINCIBILI IN ARRIVO – 30 POSTI PER EVENTUALI RITARDATARI!

INVINCIBILI IN ARRIVO – 30 POSTI PER EVENTUALI RITARDATARI!
INTENSO PROGRAMMA NEL WEEK END DEL TRAIL DI BOBBIO PELLICE
Allestite le strutture di accoglienza (PalaInvincibili) presso il Laghetto Nais da domani, venerdì 29, prende il via il lungo week end degli Invincibili.
Il programma:
- Venerdì 29 alle ore 21 sarà la musica a inaugurare la manifestazione con il coro La Draia e il quintetto sax di OrchestrAperta.
- Sabato 30 apertura dell’ufficio gara alle ore 16 e poi, alle 21 grande torneo di Morra, antico e storico gioco popolare.
- Domenica 1 ottobre apertura ufficio gara dalle ore 7,30.  Alle 9,30 la partenza del Trail degli Invincibili cui seguirà il “terzo tempo” con pasto servito sotto il PalaInvincibili. Alle ore 14,30 le premiazioni ad iniziare da quelle riservate al Circuito Internazionale dei Trail Occitani per chiudere con la proclamazione degli Invincibili 2017 maschili e femminili.  
Per i ritardatari la possibilità di acquistare uno dei rimanenti 30 pettorali ma inderogabilmente presso l’ufficio gara e nel pomeriggio di Sabato 30.

martedì 26 settembre 2017

GLI “INVINCIBILI” VOLANO VERSO QUOTA 300: ULTIMI 50 PETTORALI PER CORRERE NELLA STORIA

Trecento i pettorali previsti e oltre 250 le attuali adesioni. Ancora tre giorni per aderire al Trail degli Invincibili, la singolare manifestazione sportiva che si correrà, domenica 1 ottobre, a Bobbio Pellice nelle valli valdesi.
Chiusura inderogabile al raggiungimento del numero massimo o alle ore 24 di Mercoledì 27 settembre. Iscrizioni sul sito www.wedosport.net 
20 chilometri e 1300 metri di dislivello nel Vallone di Subiasco, detto degli Invincibili, in uno scenario suggestivo e severo.
Dal Trail degli Invincibili è scaturito un libro che sarà presentato mercoledì 27 settembre alle ore 20,45 alla trasmissione TV “PIEMONTE IN CORSA” su GRP 1 (canale 13) alla presenza del mitico Eugenio Bocchino, l’atleta che ha portato il podismo e le sue varie sfaccettature all’attenzione del grande pubblico!

Ricco il programma di avvicinamento alla gara: 
- dalla serata di venerdì 29 con l’esibizione del coro La Draja ed il quintetto di sax guidato da Dario Paone e comprendente, tra gli altri, il curatore del libro Carlo Degiovanni, 
- al sabato 30 quando sarà riproposto un torneo di “Morra”, storico gioco popolare. 
Tutto questo presso il “Pala Invincibili” collocato al laghetto Nais di Bobbio Pellice.

Poi, domenica 1 ottobre, sarà il tempo del Trail riservando un doveroso spazio alla premiazione del Circuito Internazionale dei Trail Occitani.

venerdì 15 settembre 2017

FORTUNATO SPORT è con gli Invincibili!

L'attività di FORTUNATO SPORT è nata nel 1977 come vendita ambulante di biancheria per la casa, abbigliamento ed articoli da lavoro, trasformandosi nel 1986 in una attività con sede fissa a Bagnolo Piemonte in provincia di Cuneo.
Attualmente è un'azienda a conduzione familiare pronta a soddisfare le esigenze della propria clientela, offrendo un servizio accurato e di qualità.
Ha inoltre, oltre alla biancheria per la casa, l'abbigliamento ed articoli da lavoro, anche l'abbigliamento intimo per tutte l'età, articoli sportivi, trekking, accessori da montagna e campeggio, tappeti, materassi e molto altro ancora.
Vi aspetta a Bagnolo Piemonte sui confini tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, a 15/20 minuti da Pinerolo (TO) o Saluzzo (CN), all'inizio della strada che conduce a Montoso e alle stazioni sciistiche di Rucas. Ampio parcheggio riservato alla clientela.

sabato 9 settembre 2017

UN NUOVO LIBRO DEDICATO AI MODERNI TRAILERS “TRAIL DEGLI INVINCIBILI – LO SPORT INCONTRA LA STORIA”

LA PRESENTAZIONE AL TEATRO DEL FORTE
DI TORRE PELLICE
SABATO 23 SETTEMBRE ORE 17.
Con Bruno Gambarotta, Lucia Caretti e Roberto Cavallo

Un’idea rimane una pessima idea se non è seguita da un progetto ed un progetto non vale nulla se non tradotto in realtà. Tutto rimane un sogno; è pur vero che di sogni si vive (la notte) ma è la loro realizzazione che riempie la vita!

Il percorso virtuale dall’idea alla realtà è stato compiuto dal Comitato organizzatore del “TRAIL DEGLI INVINCIBILI”, avventura sportiva nata nella primavera del 2016 e divenuta splendida realtà celebrando, il 1° ottobre 2017 a Bobbio Pellice, la sua seconda celebrazione!
L’idea e il conseguente progetto era di realizzare una manifestazione sportiva che promuovesse il territorio interessato, già di per se di un’austera ed affascinante bellezza, ma soprattutto che tentasse un’originale incursione nel campo storico – culturale diffondendo la conoscenza dei fatti storici che hanno coinvolto (e sconvolto) il Popolo valdese avvenuti in quel territorio (anche) sul finire del XVII° secolo.
 La realizzazione di una sorta di Trail – Cult che unisce Ambiente, Storia e Sport ha poi fatto nascere il desiderio di dare, a tutto questo, una forma scritta. Un libro che racconti di territorio, i Valloni Subiasco e Croello (dove operarono gli Invincibili valdesi), di epiche vicende storico – religiose delle quali fu teatro quell’angolo della Val Pellice ma, soprattutto, rendesse onore agli atleti della cara e antica “Marcia Alpina” oggi più pomposamente chiamata Corsa in Montagna o Sky Race o, ancora, Trail. Quest’ultimo aspetto viene realizzato attraverso “racconti” riguardanti 70 protagonisti del passato e (forse) del futuro di uno sport per troppi anni dimenticato o marginalizzato dalle cronache sportive. La memoria storica dalla quale si è attinto a piene mani è quella di Carlo Degiovanni, peraltro curatore dell’intera opera.
Dall’idea alla realtà ed ecco nascere il libro “TRAIL DEGLI INVINCIBILI – LO SPORT RACCONTA LA STORIA”, edito fa Fusta Editore, che sarà presentato al Teatro del Forte di Torre Pellice SABATO 23 SETTEMBRE alle ore 17.
Saranno presenti: Bruno Gambarotta, scrittore e pubblicista, Lucia Caretti, giornalista de “La Stampa” e Roberto Cavallo, collaboratore di Luca Mercalli in “Scala Mercalli” – Rai 3.

venerdì 8 settembre 2017

DA VIALE AI GEMELLI DEMATTEIS: IL RECORD DI SALITA AL MONVISO…31 ANNI DOPO!

6 Settembre 1986: Dario Viale, all’epoca uno dei massimi esponenti a livello nazionale ed internazionale della corsa in montagna e dello Skyrunning, stabiliva il record di ascesa al Monviso (partenza da Pian del Re e 1.821 metri di dislivello per giungere ai 3.841 metri della cima) con lo straordinario tempo di 1h48’54”. Durante la sua lunga carriera Dario fu artefice di numerose altre performance di rilievo, ma oggi c’è un motivo particolare per ricordare proprio quella compiuta sul Re di Pietra. In quel giorno di Settembre infatti, quando Dario compì quella grande impresa, a poca distanza, e precisamente nella piccola frazione di Rore nel comune di Sampeyre, i gemelli Bernard e Martin Dematteis avevano poco più di 3 mesi ed erano inconsapevoli ed ignari di ciò che stava accadendo su quella maestosa montagna così vicina a loro. Probabilmente però non è un caso che quei due gemelli, per tutta una serie di motivi (tra cui forse anche l’impresa di Dario Viale) si avvicinarono già da adolescenti alla corsa in montagna diventando anno dopo anno sempre più forti fino a raggiungere i massimi vertici della specialità a livello italiano, europeo e mondiale. Oggi come oggi, nella “famiglia” della corsa in montagna, tutti conoscono e stimano i gemelli Dematteis, e tutti conoscono il loro valore sportivo e umano, composto, oltre che da un talento straordinario, da tanta semplicità, allegria ed umiltà. Insomma, due campioni a 360°.
Forse l’unica cosa che mancava ancora a Bernard e Martin era “l’impresa” per eccellenza. E come impresa intendo non quella compiuta su una pista di atletica, su una strada o su un circuito di un campionato italiano o mondiale, ma quella fatta su una montagna “vera”. E quella montagna non poteva che essere il Monviso! La montagna di casa, quella montagna che tante volte avevano ammirato, quella montagna che tante volte avevano salito, a piedi o di corsa, quella montagna di cui tante volte avevano sentito parlare da chi in queste zone ci vive da sempre. Quella montagna che Dario Viale aveva salito a tempo di record proprio nell’anno della loro nascita. 
Ed oggi, 8 settembre 2017, 31 anni dopo il record di Dario Viale, Bernard e Martin ci hanno provato…e ci sono riusciti. In realtà il record di Viale è stato battuto soltanto da Bernard con lo straordinario tempo di 1h40’47” (Martin alle prese con alcuni problemi fisici è stato comunque di soli 5’’ oltre il tempo di Dario) ma a me piace pensare che il record sia di entrambi, perché probabilmente Bernard senza l’inseparabile gemello Martin, non avrebbe mai compiuto questa grande impresa, che è quindi sicuramente da dividere al 50%.
Ho voluto mettere una foto (fatta al termine di una gara al Monte Bracco di qualche anno fa) dove ci sono anche io in mezzo a questi due grandissimi campioni, soprattutto per testimoniare l’umiltà e la semplicità che li contraddistingue da sempre e li distingue da molti altri. E non a caso, la dietro di noi, c’è proprio il Monviso, quel Monviso su cui oggi i due gemelli "volanti" hanno scritto una grande pagina di storia umana e sportiva.
Daniele "Dano" Zoppi 

martedì 5 settembre 2017

5 settembre 2017 ... the book is on the table!


lunedì 4 settembre 2017

Domenica 10 settembre 2017: il TRAIL ROURE!

La Marcia Alpina Trail Roure giunge al secondo anno con il doppio percorso, MART di circa 20Km con più di 1500mt di dislivello e MAR di circa 10Km con più di 800mt di dislivello ma con alle spalle circa 10 anni di presenza con quella che si chiamava semplicemente la marcia alpina di Roure. Le salite a Bourcet e alla croce di Maurel sono per faticatori puri ed il tracciato complessivo valorizza tutte le borgate dei due Valloni, quello di Bourcet e quello di Garnie, sapientamente  toccate e riscoperte con il supporto tecnico del Gruppo Sportivo G.S.P. 80 Pomaretto e dai volontari del GSR di Castel del Bosco, che danno  all’evento sportivo un’anima genuinamente popolare. La manifestazione sportiva sarà preceduta Sabato 9 settembre dalle ore 18 presso i locali coperti del GSR di Castel del Bosco da una Festa Country dove si potranno degustare gofri dolci e salati con la birra artigianale della Brasseria Alpina e successiva cena Country.
Domenica 10 Settembre alle 9:30 i partecipanti dovranno misurarsi sulle due distanze considerando che nel 2016 i più veloci sono stati:
MART
1 Paolo Bert              1h51’55”                     1 Daniela Bonnet       2h22’25”
2 Claudio Garnier     1h 58’32”                    2 Elisa Grill                  2h25’57”
3 Paride Cavallone   2h00’29”                     3 Angela Meloni         2h31’16”
MAR
1 Diego Ras                     54’23”                     1 Ivana Roberto         1h20’46”
2 Simone Long           1h 04’04”                   2 Maria Long               1h30’19”
3 Matteo Sandrone   1h06’24”                    3 Giorgia Giusano      1h33’49”
Un saluto che è un arrivederci a domenica 10 Settembre 2017
Vi aspettiamo numerosi!!!!!!!!!!!!!

Il TRAIL ROURE su Facebook!

sabato 2 settembre 2017

Una Freccia Rossa sul Re di Pietra ... storico record nel 150° della prima ascensione al Monviso

Paolo Bert da Pian del Re al Monviso e ritorno in 3.12.42”

1.58.03 il tempo di salita – 1.14.39 la discesa

In una magnifica  e tersa mattinata di fine agosto 2011  un brivido rosso ha  scosso il Re di Pietra:

l’evento era stato preparato in gran segreto. Gli elementi imponderabili sono molti e quindi meglio lavorare in silenzio ed alla pubblicità, se  mai, si pensa dopo…
PAOLO BERT da Bricherasio è il protagonista: classe 1978, tesserato, in quanto atleta, alla Podistica VALLE INFERNOTTO, società sportiva di quest’angolo del cuneese. Nelle fatiche di Montagna fa parte del  team “LA SPORTIVA”.   Eccellente atleta di livello internazionale  da un decennio domina il mondo dello Sky Race o della Corsa in Montagna. Per 9 anni vincitore della 3 Rifugi Val Pellice ( quest’anno una crisi lo ha costretto al secondo posto) ma citare tutti i suoi successi, regionali e nazionali, riempirebbe un intero articolo. 
Non ha punti deboli è per questo primeggia: veloce su strada in pianura, ottimo scalatore dalle salite più facili alle più tecniche, discesista impareggiabile e soprattutto dotato di grande potenza resistente.
Anno importante per il Monviso: 150 anni fa lo salirono ufficialmente per la prima volta gli inglesi William Mathews, Frederik Jacomb con le guide francesi Jean Baptiste e Michel Cruz. Era il 1861 in data 30 Agosto.
Così dice la cronaca ufficiale. Quella popolare vorrebbe che il primo salitore sia stato “Sebastiano A” di Oncino il 1° Settembre 1841. Ma questa è quasi una leggenda, sia pure verosimile, raccontata in un libretto davvero interessante scritto nel 2005 da Dario Viale (Dario lo ritroveremo in questa cronaca). Il titolo “Sebastiano A il primo salitore del Monviso” Fusta Editore: leggere per credere!!!
Molte le manifestazioni per il 150° ma quella che vi raccontiamo non appartiene a nessun  calendario. Torniamo, quindi, all’”evento”:
la decisione era presa da tempo; unico elemento imponderabile la meteorologia. Nessuna organizzazione ufficiale per non coinvolgere altri in imprese al limite dell’impossibile.
La ricerca di un cronometraggio ufficiale: chi meglio di Danilo Gaborin, storico misuratore del tempo della Federazione Cronometristi di Cuneo. Lo stesso crono che aveva registrato il 6 Settembre 1986 il record di sola salita al Monviso, sempre dal Pian del Re, di Dario Viale da Limone che salì la via sud in 1 ora 48 minuti e 54 secondi. Proprio quel Dario Viale autore del libro poc’anzi citato.
Nessuna voglia di misurarsi con il record del Re della Salita: c’è il massimo rispetto reciproco tra questi stoici atleti dell’impossibile!!!
Si tenta una impresa diversa: ancora la sud del Monviso, stessa partenza da Pian del Re ma salita e discesa.
Si chiede aiuto agli amici per un supporto sul percorso, la notizia circola a mezza voce a Crissolo dove Paolo trascorre, con la famiglia, il periodo di ferie. Da parte di molti c’è la voglia di sostenere l’impresa  in qualche modo: si trovano i “controllori” da dislocare sul percorso ed in vetta. Spuntano anche amici sponsor (Il mitico Bada e Davide) per finanziare la causa . E tutti insieme si spera nel bel tempo.
Si sceglie il lunedì perché domenica 28 c’è stata la ricorrenza ufficiale e sul Monte sono saliti in centinaia in una giornata spettacolare.
Alle 8,00 la partenza dal pian del Re in perfetta solitudine ad affrontare il Re di Pietra. 
Sale come se fosse la consueta gara domenicale: pur senza avversari il ritmo è quello giusto. Enrico lo vede transitare al Rifugio Sella  dopo 41 minuti esatti. Osserva il passaggio Hervè Tranchero, storico gestore del  rifugio. Con rispetto  Paolo lo aveva preavvertito quasi chiedendo il permesso di potere realizzare un sogno: permesso accordato “ a voi corridori questa montagna vi incista “ dice il testimone vivente della storia recente del Monviso. Lui sa che l’alpinismo è anche competizione e che le passioni occorre gestirle ma non sopprimerle…
Alle ore 9,02 spunta al Colle delle Sagnette: è un punto molto rischioso per possibili scariche di pietre. Ad attenderlo Luca , Paolo, Beppe e Marco. Un tratto meno verticale e poi su alla ricerca della parete sud. Il transito all’Andreotti avviene dopo 1 ora e 24 minutii circa dalla partenza. Ad incitare lo sforzo solitario anche alcuni alpinisti che, preavvisati da Hervè, cedono i passo all’uomo che insegue il suo sogno.
Imerio è in vetta dopo una veloce salita nonostante la competizione dello “Stellina” della mattinata precedente. È lui il delegato dal Cronometrista per la verifica del passaggio in vetta. E’ dotato di orologio satellitare e radio. Ore 9 e 58 Paolo è in vetta : 1 ora 58 minuti e 03 secondi . Il record di sola salita resiste ma questa è un’altra storia. 
Poco più di un minuto di sosta per la foto ufficiale e poi giù per un verticale incredibile: è qui che Paolo costruisce il capolavoro. L’altro Paolo, inteso come Perotti, lo osserva dalle Sagnette . Uno spettacolo la discesa agile e controllata laddove di norma ci si arrampica. 17 minuti dalla vetta all’Andreotti e poi via verso la scarica di pietre del Colle delle Sagnette . Il transito al Quintino fa presagire il livello della prestazione. 2 ore e 41 il tempo di passaggio. 
Al Pian del Re Danilo attende  per ufficializzare l’impresa: l’Atleta, maglietta rossa della Podistica Valle Infernotto, compie gli ultimi passi dal Lago Fiorenza ed alle sorgenti del Pò fa registrare il tempo totale  di 3 ore 12 minuti e 42 secondi (discesa in 1 ora 14 e 39) !!!
Cosa aggiungere: è un’impresa sportiva che non porta medaglie. 
C’è l’ammirazione della gente per il coraggio dimostrato più ancora che per il tempo  impiegato. Forse un poco di invidia da parte di coloro che per salire il Monviso devono allenarsi un anno intero … Ma il piccolo uomo che sale il grande monte e la metafora dell’esistenza : la consapevolezza delle proprie possibilità, non uguali per tutti, e la tenacia nel volere raggiungere, con umiltà e sacrificio i propri obiettivi.
Il piccolo uomo che sale il grande monte sa che non lo “vince” ne lo “conquista”, semplicemente lo accarezza , lo rispetta e lo ringrazia per avergli permesso, in un giorno di fine agosto,  di realizzare un sogno che durerà una vita.
Poi si riprende la vita di tutti i giorni: la Montagna rimarrà la a disposizione per altre “imprese” ed altri sognatori.  Paolo tornerà al lavoro, alla famiglia ed a regalarci altre vittorie nelle competizioni di montagna.
Carlo Degiovanni

venerdì 1 settembre 2017

L’IMPRESA DI DARIO VIALE NEL 1986 – TRATTO DAL SUO LIBRO “TRAIL DE VIE” - FUSTA EDITORE

…E’ il 1985, ormai ho una certa esperienza di corse sui monti e mi rendo conto che questa salita affrontata con atteggiamento atletico è davvero possibile in poche ore, quante non lo so. Ne parlo con Felice Cacciolatto, il presidente della mia società sportiva, l’U.S. Sanfront…Felice mi comunica che il dado è tratto…il tentativo del record del Viso si farà! Che sciabolata!
…tanti pensieri mi attraversano la mente mentre la mia malconcia auto mi porta al Pian del Re…Ma penso soprattutto alla mia corsa: so che non dovrò sbagliare nulla, assolutamente nulla. C’è un breve ma ripido ghiacciaio da salire con le scarpe da corsa, forse la parte che mi impensierisce di più, e poi una parete rocciosa di secondo e anche terzo grado, dove ovviamente è…vietato cadere! …sono dubbioso sulla possibilità di fare meglio di Livio Berta la guida alpina delle valli di Lanzo che avrebbe realizzato l’impresa (negli anni precedenti 2 ore e 7 minuti ufficioso n.d.a.)…
…raggiungo il primo obiettivo di giornata, la partenza di Pian del Re! Conosco Berta, che mi fa subito un’ottima impressione, e ritrovo i compagni che correranno con me, Giovanni Martino e Renato Aglì. Si aggrega all’ultimo anche Domenico Bruno Franco, ci dice che anche lui ha già fatto l’ascesa veloce in meno di due ore e un quarto, è un corridore assai tosto…
…via! Finalmente! Adesso tutte le angosce e i dubbi si si tramutano in azione, tutta la tensione accumulata fluisce in corrente. Sono attentissimo e non spreco energie con una partenza troppo veloce dovuta a vana agitazione nel primo ripido tratto. Renato tiene il mio passo fino al lago Fiorenza. Mi accorgo sul lungolago che sto andando veloce senza assolutamente forzare, la respirazione è tranquilla e le gambe girano a meraviglia. Sto già staccando anche Renato, che nei programmi avrebbe dovuto accompagnarmi fino al passo delle Sagnette. Che peccato, speravo nel suo aiuto, ma sento che devo andare a questa andatura, al mio passo…
…ogni tanto escursionisti mi salutano e incitano…nel lungo traversone prima delle morene del colle di Viso controllo il mio distacco dai compagni di avventura, ho già certamente più minuti di vantaggio, vedo la maglietta gialla di Berta lontana e questo mi rincuora assai: se lui ha impiegato due ore e sette ed è laggiù in fondo, che tempo posso fare io se reggo?...
…Arrivo nei pressi del rifugio Sella…è poco più di 35 minuti da che son partito…Sento l’incitamento dell’amico e compagno di squadra Dario Farina, poi attacco la salita verso il canalone delle Sagnette…al colle c’è Silvio Oreste, altro compagno di squadra, e bevo un sorso d’acqua per la prima volta dalla partenza, poco meno di un’ora prima…Riprendo fiducia nel lungo tratto di immani pietraie che portano verso la parete…Ora sono nei nevai, coraggio, un altro punto topico. Non sono preoccupato per il pericolo di una scivolata, sono preoccupato per l’eventuale tempo che perderei a tornare su e l’agitazione  e il dispetto che ne deriverebbero! La concentrazione andrebbe a farsi benedire, in quel caso! Invece volo letteralmente sulla neve ancora ghiacciata…ora non mi rimane che la parete finale, devo aprire tutto il gas, dare tutto, una bella parte è già alle spalle, forza!
…Qualcuno mi incita, ho sete e chiedo da bere a un alpinista, nessuno mi ostacola nei passaggi cruciali, continuo a salire. Chissà a che punto sono, ci vorrà ancora molto? Quando finirà?...Ad un certo momento sento un urlo dall’alto “Eccolo!”. Incredibile, sono già in vetta! Una breve occhiata all’orologio e più che capire intuisco che sto realizzando una formidabile performance…Non oso pensare al tempo finale, salgo in apnea tra le grida di incitamento, riconosco il vocione di Felice, la voce di Antonella. Un ultimo sprint e sono alla croce, fermo immediatamente il cronometro e finalmente realizzo il tempo impiegato: 1 h 48 m 54 s! Pazzesco!...Grandi e intensi abbracci suggellano l’impresa… “E’ come il salto in lungo  di Bob Beamon nel ’68 in Messico: imbattibile!”…
…Berta quando si è reso conto che il distacco era incolmabile ha deviato sulla più  diretta e alpinistica cresta est come aveva accennato al mattino, concludendo con un gran tempo: un’ora e cinquantanove, record di questa via. L’amico Giovanni, bravissimo, precede in due ore e otto minuti Domenico, il quale conclude in due ore e tredici, infine Renato, che chiude la corsa in due ore e diciassette. Arriva anche Giovanni Albertengo, a sorpresa, partito da Crissolo con cronometraggio non ufficiale, conclude in 2h 56m…
…Dopo le felicitazioni e i festeggiamenti al rifugio Sella, continuiamo la discesa a Pian del Re. Ad un certo punto lascio sfilare il gruppo e mi fermo ad osservare il Re di Pietra, da solo. Silenzio. Penso che di questo colosso roccioso non rimarrà null’altro che della sabbia, sparsa forse nei luoghi che oggi chiamano Valpadana, mare Adriatico…Appare lontano quel giorno, solo perché la vita dell’uomo è un breve attimo. Non resterà nulla del Monviso.
Tutto vano questo travaglio, dunque? Non lo so, mi rispondo, ma la vita dell’uomo senza passione sarebbe ben poca cosa, un’asettica e abulica attesa del trapasso. Ed oggi non è giornata da dubbi esistenziali! Sorrido tra me e riprendo il mio cammino, di slancio.