venerdì 14 ottobre 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: MARCO TREVES E MARCO MORELLO

Nel mondo delle corse sui monti, variamente denominate, la notizia non può non rappresentare una strepitosamente positiva sorpresa:
la Tre Rifugi Val Pellice nel 2017 riprende il suo cammino e lo riprende da la dove era nata e sul percorso che l’ha resa grande!!! Sarà agosto, probabilmente sarà un giovedì ed ancora probabilmente sarà il 17 agosto 2017….e il Pra è servito!
A Bobbio Pellice il 2017, ma questa volta il 1° Ottobre o data vicina, si confermerà il Trail degli Invincibili che ha avuto un esordio con il botto alla sua prima celebrata il passato 9 ottobre.
Il prossimo futuro si incaricherà di fornire i dettagli ma …“così è, se vi pare”.
Quale occasione migliore per inserire nella “Galleria degli Invincibili” i due atleti che hanno segnato con le loro vittorie il destino della Marcia Alpina in Val Pellice: Marco Treves e Marco Morello, valdostani uniti, negli anni degli esordi della Tre Rifugi, dalla Piemontese Unione Sportiva Tavagnasco. 
In valle (Pellice) i loro nomi sono indissolubilmente legati al “mito”.  La sfida partì da Treves che, reduce dalla prestigiosa   scalata al ligure Monte Faudo propose a Morello di partecipare a quella strana gara che si svolgeva per la prima volta in Val Pellice a coppie…perché non provarci?
Le loro quattro vittorie consecutive nelle prime quattro edizioni della Tre Rifugi negli anni 1972 / ’73 / ’74 / ’75 li hanno consegnati alla storia e non necessitano approfondimenti in relazione al rosario di vittorie che i due hanno conseguito nelle più prestigiose manifestazioni degli anni’70 e ’80. Stili di corsa profondamente diversi: muscolare il gesto atletico di Morello mentre è una lezione di stile il procedere elegante della corsa di Treves sia pure sugli insidiosi sentieri di montagna.
Marco Morello, a dire il vero, valdostano non è mai stato. Tavagnasco è il suo paese di nascita e di vita assieme alle montagne che lo circondano. La “Vallèe” è ad un tiro di schioppo e la montagna non sta a fare troppe distinzioni di confine. Sulle sue montagne propone da più di 60 anni la classica di salita Tavagnasco – Madonna ai Piani, vero monumento della Marcia Alpina: un kilometro verticale si direbbe adesso. Meno di 4 Km la lunghezza e oltre 1000 i metri di dislivello caratterizzano il sentiero che ha registrato le vittorie dei migliori scalatori!
Marco è stato fermato, nella carriera sportiva, da un grave incidente che ha interrotto il suo incedere atletico ma non la sua grande simpatia.
Chi ha vissuto gli anni dei suoi successi in alta Val Pellice lo ricorda anche per la immancabile riserva di liquori e formaggio che portava sempre con se da distribuire, come prezioso nettare, ad atleti e sportivi alla vigilia del confronto sportivo.
Persino quest’anno, avuta la notizia della realizzazione della “Tre che non c’è” non ha voluto mancare all’appuntamento con i numerosi amici e tifosi. Si è fatto accompagnare dall’amico Erminio Nicco ad applaudire i giovani che oggi, anche grazie alle sue vittorie, considerano i sentieri della Tre Rifugi un appuntamento imperdibile nella carriera di un corridore di montagna.
Lo Tsan è lo sport che appassiona oggi Marco Treves. Lui valdostano lo è fino in fondo e la conferma arriva proprio dalla disciplina sportiva, tipicamente valdostana, da lui scelta da quando ha posato le scarpette di atletica.
Emarese, appena sopra Saint Vincent, è il paese che lo ospita. La dove transita un’altra gara – monumento della Valle d’Aosta: la Saint Vincent – Colle di Joux. Per lui vale il riferimento alla multidisciplinarità: negli anni ’70 partecipò, con successo, alla “Granda Corsa” che si svolgeva a Courmayeur sulle pendici del Monte Bianco. Corsa, sci alpinismo e alpinismo uniti in una manifestazione sportiva davvero singolare. Ha amato le lunghe distanze anche su strada conseguendo ben tre podi in altrettante edizioni della Torino – Saint Vincent oggi divenuta la 100 km dell Alpi.
Altri protagonisti hanno primeggiato nella Tre Rifugi nelle 36 edizioni seguite ai loro successi ma sono i loro i nomi che sono rimasti nella cultura popolare e che hanno costruito la storia della regina delle Marce Alpine. Una storia che sta diventando leggenda….
Carlo Degiovanni