
Alzando lo sguardo a destra invece incombono imponenti le rocce della Rubinella e della Gran Guglia. Queste rocce sono state la vera e propria fortezza a protezione della resistenza degli Invincibili.
Attraversato il torrentello la mulattiera sale per una quindicina di tornanti piuttosto impegnativi. Dopo il primo tornante si possono notare sulla sinistra le tracce della vecchia via di accesso al Barma d’Aout: il vecchio sentiero saliva il fondovalle costeggiando il Subiasco. Dopo la realizzazione della nuova mulattiera l’antico sentiero è stato utilizzato da cercatori di funghi, pescatori di montagna e alpinisti-filosofi, veri amanti della solitudine, che nella crudezza del Vallone degli Invincibili hanno dato sfogo alla loro passione aprendo vie di roccia tanto ardite quanto suggestive. Da questo sentiero si accede, infatti, alla severa parete di Rocha Ciabert.

Li è anche collocata una vera e propria “pietra filosofale”, un macigno piatto che invita al riposo ed alla contemplazione di un panorama davvero impagabile. Nel tardo autunno talvolta la “pietra filosofale” è occupata da solitarie vipere che, in attesa del letargo, si stendono completamente a sonnecchiare godendosi l’ultimo sole di stagione.
Carlo Degiovanni