Intanto è importante dire che il Vallone degli Invincibili della sua veste civica è definito Vallone di Subiasco, nome del torrente che lo scava nonché della piccola borgata che si incontra trascorsi 500 metri dalla partenza dal Laghetto del Nais. L’attraversamento del ponte determina anche l’ingresso nel territorio del Comune di Villar Pellice che terminerà solo dopo avere nuovamente attraversato lo stesso torrente transitati a Barma d’Aout.
Potete, se volete, lasciarvi tentare dal cartello che indica “La Casa dell’Ape”, un agriturismo appena più in la del tracciato di gara in borgata Piantà. Tranquilli: le Api sono pacifiche ed innoque ma il succo naturale di mirtillo è un nettare imperdibile, tanto per iniziare ma …. noi proseguiamo sulla strada asfaltata in direzione delle borgate Meynet e Bessè. La strada che stiamo percorrendo è stata costruita nel 1920 e, oltre che essere di proprietà consortile, aveva, prima dell’asfaltatura, un tracciato leggermente diverso.
Dal sito www.rifugioinvincibili.it |
A 800 metri dalla partenza dopo un tornante che determina l’inizio della salita svoltiamo a sinistra su uno storico sentiero. Alcuni segnali indicano la strada giusta per il Rifugio degli Invincibili collocato in una antica baita di recente ristrutturazione a circa 1300 mt. di quota in direzione Alpe Caougis.
Il sentiero citato, detto della “Gorgia” inizialmente sale costeggiando gli strapiombi che precipitano nel letto del Subiasco facendo da subito capire la “crudezza” del territorio che caratterizza il Vallone degli Invincibili.
Il percorso segue solo in parte il sentiero perché dopo circa 1,3 Km dalla partenza svolta a destra per salire prima alla borgata Meynet (Km. 1,7) e successivamente alla borgata Bessè (Km. 2) ambedue dotate dell’indispensabile forno. Oramai semi spopolate le citate località ancora nel 1900 erano abitate da circa 20 famiglie. Le stesse borgate furono teatro anticamente delle “gesta” degli Invincibili e più di recente delle locali formazioni partigiane. Nell’uno e nell’altro caso hanno dovuto subire gli incendi inflitti dai rispettivi nemici.
La salita continua ....
Carlo Degiovanni