Il cammino riprende dopo che la salita più impegnativa è terminata. Il tracciato del Trail degli Invincibili prosegue percorrendo il vecchio sentiero un tempo utilizzato dai Bobbiesi per raggiungere l'alpeggio di Subiasco. Oggi lo stesso sentiero è percorso quasi esclusivamente da cercatori di funghi e cacciatori. Ci avviamo in discesa sui pascoli dell'alpeggio fino all'attraversamento del torrente Subiasco (km. 7,2) e conseguente rientro nel territorio del Comune di Bobbio Pellice. Da qui in poi il sentiero si sviluppa con esposizione nord - est cambiando radicalmente, causa la ricca vegetazione, lo scenario che ci circonda. L'approdo alla evidente Rocha Ciabert, che appare alla stessa quota di Barma d'Aout, avviene con un continuo saliscendi tra secolari faggete. Questi dislivelli non vengono sempre rilevati dai sia pure precisi gps ma le gambe li sentono ugualmente! Occorre attraversare alcuni canaloni (il primo dei quali denominato “Cumba del Piset” è il più problematico) e questa difficoltà sconsiglia di avventurarsi nei mesi invernali causa neve o ghiaccio mentre nella stagione estiva e, soprattutto, autunnale il sentiero è del tutto sicuro.
L'approdo a Rocha Ciabert (km.9,3) determina anche la fine delle descritte difficoltà tecniche. La Rocha rappresenta uno spettacolare punto panoramico e vale davvero la pena fare una ulteriore piccola pausa. Il punto di osservazione ci permette di osservare l'intero Vallone compreso l'arduo sentiero percorso nella salita a Barma d'Aout. Nei pressi del nostro punto di osservazione in aggiunta al sentiero di provenienza possiamo vedere due ulteriori sentieri che salgono in direzione nord. Il sentiero più in alto permetteva l'accesso alle già descritte miniere di talco mentre quello più in basso, al vero non era un sentiero ma un piccolo canale che prelevava l'acqua dal torrente Subiasco a beneficio delle borgate di Bobbio Pellice quali Sarsenà, Posette e Sibaud.
Carlo Degiovanni