Domenica mattina (15 maggio) andrà in scena la settima edizione della nuova formula della Corsa di Castelluzzo che dal 2010 ha preso il nome di “Sentiero dei Camosci”. Negli anni settanta i camosci si chiamavano Raimondo Balicco, Giovanni Mostacchetti (recordman tra l’altro sul vecchio percorso nel 1975) e Willy Bertin.
Oggi i nomi dei camosci sono cambiati ma le gambe e il fiato sono rimasti come quelli dei loro predecessori. Da oltre dieci anni a questa parte è stata quasi esclusivamente una sfida a due tra Paolo Bert e Claudio Garnier (nella foto impegnati nella loro specialità ... la discesa!) che con le loro imprese riescono ancora ad infiammare e a rendere viva una specialità che, malgrado la poca visibilità, regge il confronto con sport sicuramente molto più popolari.
Nelle prime sei edizioni di questa nuova veste, l’ago della bilancia pende sicuramente a favore di Paolo che ha vinto ben cinque delle sei edizioni (dal 2011 al 2015). E nel 2010 direte voi? Paolo quell’anno non partecipò, probabilmente causa altro impegno agonistico (vinse in quell’occasione il giovane Fabio Bonetto dell’Atletica Valpellice).
Claudio invece, da oltre 20 anni portacolori del G.A.S.M. (società storica che è tra l’altro anche organizzatrice dell’evento), ha dalla sua una regolarità impressionante: dopo aver dominato e vinto diverse edizioni negli anni ’90 (se la memoria non mi inganna in quel decennio fu capace di ben cinque vittorie consecutive!), ha poi comunque sempre dato battaglia e tenuto testa agli avversari di pari valore. Nelle ultime sei edizioni ha ottenuto infatti ben sei podi: quattro secondi e due terzi posti. La tenacia è il suo mestiere quindi e, per usare una sua massima, sarà pronto come sempre a “vendere cara la pelle”.
Speriamo quindi di vedere Paolo e Claudio ancora una volta domenica mattina per l’ennesima battaglia (sportiva s’intende), magari con qualche altro pezzo da novanta ad inserirsi nella lotta per la vittoria, come fu lo scorso anno per Diego Ras e nel 2014 per Manuel Solavaggione, entrambi secondi dietro a Paolo. O magari qualche giovane emergente che voglia cimentarsi sui duri pendii della prova torrese.
Appuntamento quindi per Domenica mattina alle ore 9 nella storica piazza di Santa Margherita per vivere da protagonisti o da “semplici” spettatori questa ennesima sfida.
Daniele Zoppi
Daniele Zoppi