“Follow me”! Anche nel campo della Corsa in Montagna ci sono in ogni vallata quei “personaggi” che, per qualche proprietà personale, riescono ad essere, magari inconsapevolmente, “trascinatori”. Affabilità, simpatia, umiltà, professionalità…quale sia la qualità prevalente non è dato a sapere ma il risultato è sempre lo stesso: attorno a questi personaggi si aggregano e si moltiplicano gli appassionati di questo sport.
E’ così per la Valle di Angrogna con Franco Aglì, per la Val Pellice con Daniele Catalin, il pinerolese con Gabriele Barra e, se vogliamo spingerci più in là, Giulio Peyracchia nella Valle Varaita e Graziano Giordanengo in Val Maira.
In Val Chisone la figura di riferimento è Massimo Lasina.
E dire che Massimo non ha mai sognato di diventare corridore ed ancora meno corridore di montagna. Nello sport il calcio era la sua attrazione principale e, per non correre troppo, lo praticava come portiere. Qualche volta “gli toccava” partecipare a qualche campestre per via degli obblighi scolastici ma “timbrato il cartellino” tornava tra i pali di una porta di calcio sperando di perdere qualche chilo (???).
A San Germano, la sua Patria, incontra il suo mentore: Giorgio Rostan. Erano i primi anni ’90 e con lui si approccia alle fatiche delle salite sui sentieri. L’approccio iniziale su quelle impegnative pendenze gli fa sorgere nostalgia per la porta di calcio ma nella discesa successiva avviene il miracolo! Pur senza esperienza specifica scopre di avere la dote naturale del discesista e riesce persino a divertirsi. Lì avviene la sua conversione da calciatore ad atleta di montagna.
L’amico Giorgio è stato il primo ad intuirne le possibilità e lo tessera per la sua società sportiva: il Team Nuovi Traguardi. Il Team ha individuato nelle Sky Race, Sky Marathon e Vertical bandite negli anni ’80 dalle Fidal, il settore di riferimento aderendo alla neo nata Federation Sport Altitude (oggi Fisky).
Il primo obiettivo agonistico non può che essere la partecipazione alla Tre Rifugi considerata, e non solo da lui, la “gara per eccellenza”. L’esordio nella edizione ’93. Quarantasettesimo in 2.38’ è il risultato del debutto. Ritorna nel ’94 e il tempo rimane quello. Un piccolo miglioramento nel ’95 ma gli 8 minuti risparmiati lo conducono solo al 20° posto.
Ancora una edizione per perdere qualche chilo (3.37 nel ’96) e poi si fa sul serio: nell’edizione 2001 conquista la terza posizione in 2.20 con Paolo Bert compagno di eccezione. L’exploit arriva negli anni 2002, ’03 e ’04. Con lo stesso compagno di avventura e con i colori dell’Atletica Val Pellice vince tre edizioni consecutive della “gara per eccellenza”!!! Due ore 13 minuti il suo best. Più “Invincibile“ di così!
C’è spazio per altre vittorie:
a Rorà il Trofeo Rifugio Valanza, a Pramollo la Gradetta, nelle Valli di Lanzo la gara al Malciaussia e, persino un po’ a sorpresa stante l’inesistente dislivello il Trail del Chisone. Poi ci sono i “podi”, sempre nella classifica assoluta, ma questi appartengono solo ai suoi ricordi.
Come detto è diventato il punto di riferimento nella disciplina per la Val Chisone. Nel frattempo si allena anche per la salita. L’amico Giorgio si è “inventato” una fatica atroce a Praly: il Vertical Kilometre Extreme e Massimo ricorda chi lo ha condotto sulla “retta via” ed allora…eccolo al via ma soprattutto, eccolo a collaborare nell’allestimento della fatica pralina.
Carlo Degiovanni