mercoledì 21 dicembre 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: ORNELLA BOSCO

Le vie del Signore sono infinite e…anche quelle che conducono alla Marcia Alpina non scherzano!!!
Pensare, però, che alla faticosa disciplina sportiva sui sentieri di montagna si arrivi praticando il wind - surf non può che sorprendere.
Eppure è per colpa, direi merito, della mancanza di vento, elemento proprio indispensabile per scivolare sulle onde marine, che è sportivamente nata una delle più forti atlete specialista nelle salite più ardite.
Ornella Bosco ha iniziato così, in una giornata al mare senza vento ed una escursione sostitutiva sulla spiaggia per apprezzare il fascino della corsa. Trentanove anni di vita prima di esordire nello sport che gli darà tante soddisfazioni. Qualche esperienza prima si ma quasi esclusivamente a contatto con l’acqua poi un giorno una banale rivista le rivela un arcano: correre due o tre volte alla settimana è l’elisir di lunga vita, ma, soprattutto, è un toccasana per il mal di schiena.
Ornella soffre quel male che addebita all’eccessiva confidenza con l’acqua. Che dire….noi corridori di montagna ci dedichiamo al nuoto per combattere lo stesso fastidio…
E dire che lei tutto questo avrebbe dovuto saperlo stante la sua professione di dietista – nutrizionista. 
Le “Superga” rosse di tela assolutamente piatte sono il suo primo mezzo di trasporto nella nuova avventura.
La sua “patria” è il Canavesano e lì incontra il “Maestro” ovvero Massimo Pagnotti eccellente docente in materia di corse montane. 
E’ lui che fa scoprire a Ornella il fascino dei sentieri su quel Monte Soglio che rappresenta uno dei santuari storici della specialità.
Si allena appena un anno Ornella prima di approdare alla prima vittoria: Ivrea – Mombarone rappresenta una sfida epica e temibile. E’ il settembre 2001 e lei scopre che sa salire leggera le forti pendenze della classica eporediese. Vince alla “prima” con il tempo di 2ore e 32 minuti e…chi l’ha provata capisce!
Scoperta la particolare predisposizione alla salita non poteva mancare alla Aosta – Becca di Nona. Lì il dislivello è di 2500 metri condensati in circa 14 Km. La vittoria nella gara di salita non le sfugge e lei vorrebbe condividere il sapore del successo con Raffaella Miravalle, altra formidabile atleta canavesana, impegnata nella formula completa di salita e discesa.  Il doppio successo sfuma sulla linea del secondo traguardo a causa di una incredibile volata che vede rinvenire forte Manuela Brizio.
Sulla Biella – Monte Camino non si accontenta di primeggiare ma stabilisce uno storico record che resiste tutt’ora. Ed era il 2005.
Nei due anni precedenti, insieme alla compagna di fatiche Raffaella Miravalle, fa visita alla Tre Rifugi per vincerla nel 2003 (2.52’21) e rivincerla l’anno seguente risparmiando due minuti sul crono finale. Come detto Ornella è specialista in salita ed il suo rammarico è di non essere stata all’altezza della compagna di avventura nelle impegnative discese.
C’è anche il Monviso, versione “Monviso Vertical Race”, nel ricco palmares di Ornella Bosco. Nell’impegnativa ascesa ottiene la vittoria nel 2008 (46.12) dopo avere conquistato l’argento nell’anno precedente. 
Dall’alto della sua professione consiglia la corsa o camminata veloce 30 minuti al giorno avendo avuto modo di apprezzarne i risultati benefici sul piano fisico, anche a fronte di malattie importanti, ovviamente in parallelo con dieta e farmaci, qualora necessari.
Lei stessa, pur dovendo fare i conti con la inevitabile minore forza, prosegue nell’attività apprezzandone i benefici sul piano mentale oltre che fisico: ricorda e concorda con una affermazione dell’”Invincibile” Marco Olmo: correre è terapeutico!  
Carlo Degiovanni