lunedì 27 aprile 2020

CORSE DELL’ALTRO SECOLO: BAGNOLO – MONTOSO


L’IMPRESA DI LIVIO BOAGLIO, L’ENFANT DU PAYS ALFIERE DEL GLORIOSO S.A. BAUDENASCA
Il panorama delle Marce Alpine targato secolo XX° non era solo presidiato da appuntamenti dal sapore mitico e con cenni di internazionalità. Essendo talvolta l’unico sport praticabile nelle località alpine era consuetudine allestire appuntamenti agonistici con ambizioni inferiori finalizzati a sfide legate al proprio territorio.

Succedeva in tutte le vallate alpine e la Valle Infernotto non era da meno proponendo, oltre al classico e infinito MEMORIAL MAURINO, della Frazione Villar Bagnolo, altri due appuntamenti…minori: RUCAS – PUNTA RUMELLA e BAGNOLO – MONTOSO con relativi ritorni.

La Valle Infernotto è una modestissima vallata che interessa esclusivamente i comuni di Barge e Bagnolo in Provincia di Cuneo. Scende dai monti Rumella e Meidia e si propaga sul territorio sottostante fino ad impattare con i confini esterni dei suddetti Comuni. E' sede, anche se la cosa sembra, per via dei toponimi, blasfema, di un conosciuto luogo mistico di meditazione in località Pra 'd Mil dove tre monaci cistercensi hanno rivitalizzato un antico monastero.
L'intero territorio è bagnato dall'omonimo Rio Infernotto, modesto nelle dimensioni da non potere essere neppure definito torrente né tanto meno fiume, ma perfettamente in linea con le dimensioni dell'intera valle. Nella parte alta della vallata è presente un rifugio detto, ovviamente, Infernotto, antica costruzione forestale acquisita negli anni recenti dalla voracità del CAI di Barge che ne ha fatto sede di mostruose e ristoratrici “braciolate”. Più in basso il Castello Malingri da un tocco di araldica nobiltà all’intera vallata.

Il fatto che fossero gare considerate minori non ha impedito che fossero frequentate da atleti più “local” ma di assoluto valore! Andando ad analizzare le classifiche della gara più tecnica, Rucas - Punta Rumella – Rucas (Km. 12 – Mt. 900 dislivello positivo) si leggono, in qualità di vincitori i nomi maschili del cavourese Guido Turaglio, del lusernese Rinaldo Bruno Franco e del pinerolese Gabriele Barra; da Angrogna proveniva invece Ivana Giordan che con la lusernese Claudia Metti tenne alta la fiaccola della partecipazione femminile.

Più in basso, con partenza ed arrivo a Bagnolo, si svolsero 5 edizioni della Bagnolo – Montoso – Bagnolo. Il dislivello rimaneva di 900 metri, come nella prova più in quota, ma la distanza era di 16 km e, conseguentemente, il tracciato meno tecnico e più adatto a corridori veloci anche se in larga misura su sentieri. Delle 5 edizioni si ha memoria storica solo di 4 essendo una edizione (1988) ancora oggetto di contenzioso per errori di percorso che non permisero l’elaborazione della classifica finale. Errori favoriti anche dalla segnalazione bicolore in quanto per rinfrescare le tracce gialle precedenti era stata utilizzata una vernice arancio recuperata all’ultimo minuto. Arancio che, a detta dell’astuto venditore sprovvisto della tinta ambita: “Come giallo va ancora abbastanza bene!” Il VAR allora non era ancora stato inventato e Mario Andreolotti, vincitore morale, ritirò il premio senza cerimonia conclusiva resa impossibile dalla precarietà degli ordini di arrivo…

A conferma della scorrevolezza del percorso i vincitori sono stati atleti veloci quali Renato Aglì, Roberto Saretto e Alberto Senor. Ivana Giordan, Isabella Gatti e Tiziana Semeraro le protagoniste femminili.

L’eccezione a quanto sopra citato fu l’Enfant du Pays LIVIO BOAGLIO.  Nella edizione 1987 si impose in solitaria davanti ad una coppia di campioni del calibro di Renato Jallà e Poet Bruno giunti appaiati 2 minuti dopo il campione bagnolese.

Livio Boaglio appartiene, al vero, alla categoria degli specialisti della Marcia Alpina e la sua carriera sportiva ha dovuto fare i conti con il lavoro che ha dettato e limitato i ritmi degli impegni domenicali. Ha fatto parte della corazzata del S.D. Baudenasca che, agli ordini di Gabriele Barra, regge la scena da decenni dello sport di montagna pur avendo sede nella piatta pianura della bassa pinerolese.
Al suo debutto l’atleta bagnolese fu il portacolori del Gruppo Podisti Bagnolo che annoverava tra le sue fila Domenico Bruno Franco, Domenico Piccato, Flavio Bertone, Dante Cardia, e Lorenzo Coalova. Gli atleti bagnolesi migrarono poi in altri lidi sportivi quali l’Atletica Cavour e la citata S.D. Baudenasca.
Carlo Degiovanni