A cosa saranno mai servite quelle fortificazioni a difesa di un podere agricolo è cosa che ancora sfugge ma così è. La Cascina Roncaglia di Bricherasio, situata agli albori della Val Pellice, è dotata di austeri torrioni a testimoniare che la vita agricola nei secoli passati non era certo esente da conflitti.
Edificato nel 1500 il “Podere fortificato” della Roncaglia ha conosciuto anche momenti di abbandono per tornare a nuova vita nel 1960 quando l’intero “maniero” venne acquistato dalla famiglia Bianciotto. Il rilancio dell’attività ha prodotto la nascita di due aziende specializzate nel campo della produzione agricola con annesso Bed & Breakfast: Serabial e Agrialpi. La collina bricherasiese è stata ridisegnata dalla sapienza contadina ripopolando le alture con ordinate file di piantagioni di kivi e ulivi (spettacolari!) che accompagnano i meli che disegnano la pianura sottostante. I frutti poi finiscono in sapienti lavorazioni a disposizione di tutti coloro che ambiscono a nutrirsi in modo sano.
La famiglia Bianciotto coltivava, insieme ai terreni agricoli, la passione per l’antica Marcia Alpina: Mario e Aldo Bianciotto ricorrono spesso nelle classifiche di specialità degli anni ’70 / ’90 con risultati di rilievo; era Carlo però a primeggiare tra i tre: era il più dotato in materia ma la sua vita è stata interrotta troppo presto.
L’antica passione sportiva della famiglia Bianciotto unita a quella attuale per la frutticultura, quella pulita del mondo “bio”, hanno prodotto, con la collaborazione dell’Atletica Val Pellice, lo scenario ideale per la realizzazione, su quei terreni, di una spettacolare manifestazione sportiva che richiama centinaia di giovani da tutto il Piemonte: il Campionato Regionale di Corsa in Montagna per categorie giovanili. A sorvegliare su tutto la maestosità di Ulisse, uno stupendo (ed enorme) cane lupo che accoglie ogni anno i giovani ospiti di questo particolare “impianto sportivo”.
Il tripudio di colori che solo la primavera agreste sa regalare l’Atletica Valpellice l’ha sapientemente utilizzato come vetrina per mettere in mostra il “suo” settore giovanile; senza dubbio il più qualificato a livello regionale nella specialità della Corsa in Montagna.
Federica Collino rappresenta una delle migliori e più promettenti promesse della “Scuola Catalin”. Nata nel 1993 in una famiglia di sportivi ha seguito da subito la passione paterna (il papà, Mauro, stradista, montanaro e finanche maratoneta con personale di 2.57’) scaldando i motori nelle gare per categorie giovanili che fanno da contorno agli appuntamenti delle categorie Assolute. Le prime esperienze con il G.S. Agnelli e poi l’approdo nell’Atletica Val Pellice nel 2003, anno di esordio della Società nella attività giovanile organizzata.
Buone esperienze anche in altre discipline sportive, sopratutto in relazione alla attività scolastica, quali pallamano, pallavolo e nuoto ma le campestri e le discipline atletiche hanno prevalso nel momento delle scelte di indirizzo.
Nelle categorie giovanili Federica consolida la sua predisposizione per l’Atletica e consegue 15 titoli regionali nelle varie specialità: 5.000 e 10.000 su pista e strada ma è sui sentieri montani che fa prevalere le sue qualità agonistiche; Titoli regionali in staffetta, chilometro verticale, salita e discesa, trail corto e lunghe distanze rappresentano il certificato dell’avvenuta maturazione atletica ed il lasciapassare per l’esordio nelle categorie “Assolute”.
La sua attività si indirizza decisamente sui sentieri delle Corse in Montagna anche se non disdegna le discipline atletiche più “ortodosse”: Campionessa regionale 2015 sui 10.000 su pista ad Alessandria, 4° posto assoluto nella mezza maratona internazionale di Finale Ligure (1.27’00” il suo best).
Nella categoria Juniores conquista il 2° posto ai Campionati Italiani a Staffetta ad Arco di Trento poi passa nella categoria “Promesse” dimostrando di essere già qualcosa in più di quanto definirebbe la denominazione della categoria: a Colere, nella bergamasca Presolana, si afferma nella prova per il titolo italiano nella specialità chilometro verticale (2014) e l’anno successivo si ripete a Malonno. Sempre nella località camuna fa suo anche il titolo italiano sulle “Lunghe distanze” ovviamente sempre di Corsa in Montagna.
Anche al di fuori delle prove di Campionato conferma le sue grandi qualità: 4° posto al Lagoni Trail di Arona e 3° al Vertical Crazy Week del Sestriere ed anche a questo livello arrivano le prime affermazioni.
A Baudensaca conquista la vittoria al Trail del Chisone nel 2014 e 2015, vince sulle asperità del Castelluzzo in versione Sentieri dei Camosci, la Corsa di primavera di Trana, il Trofeo città di Trino ed il Giro delle borgate di Mattie.
Con il 2016 arriva anche l’approdo alla categoria Seniores ed il passaggio, in prestito, alla prestigiosa società sportiva Vittorio Alfieri di Asti. La stagione si apre, purtroppo, con un grave infortunio nella pianeggiante “Mezza” di Saluzzo.
L’età è quella degli studi finalizzati a costruire un futuro anche nella vita extrasportiva: lei studia Medicina e gli impegni studenteschi determinano la necessità di una attività atletica ridotta. Ci sarà tempo per riprendere sapendo che le qualità ci sono per l’ingresso, a pieno titolo, nella Galleria degli Invincibili.
D’altra parte le sue ambizioni sono sempre state più “umane”: vivere lo sport in modo totalizzante con l’intera famiglia: papà, mamma, la promettente sorella Elisabetta ed i cuginetti sono tutti molto attivi e non solo come spettatori delle sue performance riuscendo a trasformare le faticose corse in occasioni di splendide scampagnate sportive.
Carlo Degiovanni