lunedì 1 agosto 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: PAOLA DIDERO

Era la metà degli anni ’70 quando a Cesana centinaia di spettatori attendevano ed assistevano all’arrivo dei Campioni di uno sport inusuale a quei tempi: la Marcia Alpina.
Recitava il titolo a nove colonne di un quotidiano nazionale: “72 Pazzi di corsa sullo Chaberton”. Tanti erano coloro che si cimentavano in una vera e propria Impresa Sportiva: salire da Claviere la vetta dello Chaberton e scendere a Cesana per la Cresta Nera nell’occasione attrezzata da alcune corde per rendere più sicura una discesa per super specialisti.
Era tutto coniugato al maschile perché le ragazze (in allora) che affrontavano l’impresa erano davvero poche e, per lo più, considerate un supporto quasi folkloristico a corollario degli atleti maschi “eroi”!!!
Alcune “ragazze” si incaricavano di fare ricredere l’opinione popolare: Maria Long, Severina Pesando, Ivana Giordan, Elena Dugono e, soprattutto lei, Paola Didero.
Lei, conosciuta e riconosciuta inizialmente come “la moglie di…”, si è ritagliata il suo spazio fino a vivere agonisticamente di luce propria!
Nel ‘76 il suo esordio agonistico nella sua Valle. Qualche edizione di collaudo con buone prestazioni soprattutto nella salita, sua grande specialità, e poi la vittoria nella edizione nel 1988 proprio sullo Chaberton quando, purtroppo, l’incompetenza Federale aveva provveduto a ridurre il tracciato di gara ritenendola eccessiva per la categoria femminile (????).
Nata nel 1952 (si può dire, si può dire….) in Val Susa ed in specifico a Chiomonte e da buona valligiana ha “scelto” i percorsi sontuosi e selvaggi della montagna in luogo delle più confortevoli ma altrettanto alienanti corsie delle piste di Atletica.
Protagonista della Tre Rifugi Val Pellice nelle varie versioni vanta 2 vittorie in coppia (con Maria Long: nel 1986 in 3.14.50 e l’anno successivo in 3.00.38) ed altre vittorie nella formula individuale e ridotta (ancora Fidal male docet!!!).
Il suo protagonismo su monti e creste non finisce li: nel 1987 conquista la vittoria alla prima storica edizione del “Giro del Monviso” con partenza ed arrivo a Pontechianale e si ripete alla “Prima” dell’Orsiera. Successi che gli valgono anche il titolo di Campionessa Fidal di Corsa in Montagna.
Un serio problema fisico ha rallentato le “sue” corse prima dei quarant’anni di età, proprio quando il fisico raggiunge il vertice di espressione potenza/resistenza.
Anni (10) di “fermo atletico” con prospettive nulle (…la medicina: scienza imperfetta…) e tanta nostalgia e malinconia. Poi un intervento risolutivo e la ripresa dell’attività. La vittoria alla mitica Madonna ai Piani nel 2012 ha certificato la piena ripresa fisica, ovviamente adeguata ai 50 anni di età compiuti proprio in concomitanza con la vittoria alla gara “quasi in Valle d’Aosta” organizzata dal mitico Marco Morello.
Il tempo per riposizionare l’esistenza in funzione degli impegni famigliari (l’evoluzione esistenziale le ha portato due nipotine) e dell’agonismo possibile finalizzato al benessere e poi via a ripercorrere ancora adesso i sentieri delle nostre montagne.
Ovviamente, anche Lei e attesa dagli “Invincibili” a Bobbio Pellice il 9 ottobre.