“ Cecu la jena” era uno di quei personaggi molto naif che popolavano i paesi di provincia. Erano usi frequentare le antiche “Piole” ed il loro modello di vita trasgressivo era ispiratore di storie e leggende che li facevano apparire alternativamente insopportabili avvinazzati o saggi maestri di vita. Con il nettare di vino a volte eccedevano per regolare i conti con qualche malessere interiore e ciò li rendeva protagonisti di mille aneddoti che animavano le serate paesane in un contesto ancora parzialmente libero dalla invadente televisione.
Le “gesta” di “Cecu la jena” hanno caratterizzato Cavour negli anni ’70 del secolo scorso. Il palco delle sue recite era “Marinot”, un locale tradizionale particolarmente ispirato a dare voce (e vino) a quella umanità dal carattere trasgressivo ma capace di grandi emozioni. Ovviamente non era il solo: Martina il paracadutista, Giuanin Cit per citarne due tra i più famosi …. personaggi che Guccini avrebbe splendidamente cantato se avesse avuto la possibilità di conoscerli. Ovviamente il loro vero nome era diverso ma loro inconsapevolmente sono stati i precursori del moderno “Nickname”.
Il 31 agosto del 1975 Cavour e la sua Rocca furono protagonisti di una corsa podistica singolare: la Cursa d’la Scala Santa. Sette km della pianura cavourese preceduta e conclusa con due ascensioni su sentiero aulla vetta della Rocca.
Centotrenta atleti al via, sei ritirati e la vittoria maschile di Rinaldo Brunofranco (primo premio una lavatrice) e femminile di Mallica Giuliana.
Era nata l’Atletica Cavour!
Era il 29 Agosto 1982 quando Valter Rossa vinse la sua prima gara, l’ottava edizione della kermesse podistica cavourese relegando al secondo posto Dario Viale ed al 13° l’immenso Marco Olmo.
Ad attenderlo al traguardo “Cecu la jena”, sobrio (era ancora mattina) ed emozionato. Il suo abbraccio condito con lacrime vere è stato il più bel premio che Valter potesse ricevere …. anche i “duri” hanno un cuore! D’altra parte, Valter Rossa era il figlio di “Marinot” ed aveva avuto modo di conoscere, nella “piola” paterna, difetti ma anche pregi dei personaggi “naif” amanti del vino e dediti alla particolare filosofia derivante dagli eccessi enologici.
Nato a Cavour nel 1963, ha iniziato a correre nell’ Atletica CAVOUR dalla categoria allievi, nel 1977 con risultati modesti.
Lui si presenta così: “corridore particolare, la fatica non era nelle mie virtù, delle corse in montagna preferivo le gare a staffetta e le cronoscalate corte da 20 a 60 minuti; grande scalatore e pessimo discesista”.
Come lui stesso ammette non amava molto le fatiche imposte dalle tabelle di allenamento ed ha costruito una brillante carriera agonistica utilizzando delle doti fisiche assolutamente non comuni. Insieme all’amico rivale Guido Turaglio è stato quanto di meglio l’Atletica Cavour ha prodotto, in termini agonistici nei suoi 27 anni di vita.
La vittoria alla “Scala Santa” cavourese è stato il primo dei numerosi successi conseguiti da Valter soprattutto nella Corsa in Montagna senza disdegnare qualche esperienza nella meno amata pista o strada.
Nel 1983 ottiene un ottimo risultato percorrendo 17,887 chilometri nell’ora su pista (Novi Ligure) ed a Saluzzo, sull’ondulato percorso della maratonina dei 4 castelli fa registrare un eccellente 1.10’16”.
Come detto ha amato la Corsa in Montagna nelle distanze brevi e nelle gare di sola salita.
Nel suo Palmares figurano le vittorie individuali a Lusernetta (due edizioni), alla Cronoscalata alla Rocca di Cavour, a San Germano Chisone, al Palit inValchiusella ed al Memorial Maurino.
La patente di “Invincibile” la ottiene nel maggio 2007 vincendo alla grande Lou Vir d’la Cumba Liussa di Villar Pellice.
Assieme ai compagni di squadra (Atletica Cavour) Paolo Griglio, Guido Turaglio e Marco Sclarandis partecipa ai campionati nazionali (Argegno, Artavaggio e Cornuda), regionali e provinciali di Corsa in Montagna a staffetta. Il risultato più prestigioso lo ottiene a Cavour nel 1987 con un inaspettato 10° posto su 97 squadre presenti.
Con gli stessi compagni di avventura conquista il titolo provinciale di specialità nel 1988 e nel 1990 nelle prove svoltesi a San Germano Chisone.
Conclusa l’esperienza dell’Atletica Cavour (2001) Valter prosegue l’attività con l’Atletica Valpellice prima di chiudere definitivamente la sua parentesi agonistica.
Avrebbe sicuramente potuto ottenere molto di più se non fosse intervenuta quell’insofferenza alla fatica…ma non ostante ciò in casa conserva numerosi premi che testimoniano altrettante vittorie. Il premio più bello che lui ricorda, però, rimane quell’abbraccio e quelle lacrime apparse sul viso di Cecu la jena, uomo saggio, talvolta filosofo da “piola”e primo tifoso del “figlio di Marinot”!!!
Carlo Degiovanni