domenica 7 giugno 2020

TRAVERSELLA: TRAVERSELLA – RIFUGIO CHIAROMONTE


La telefonata non voleva finire tanta era la voglia di riversare, attraverso l’etere che collega persone ed emozioni, una vita intera di ricordi legati alla realizzazione di una manifestazione sportiva che desse prestigio alla vallata.  Era il 1984 quando per la prima volta prese gli strumenti del mestiere per salire, pulendolo, il sentiero che da Traversella, percorsi 200 metri di asfalto, si arrampica fino a raggiungere il Rifugio Chiaromonte, dopo poco più di 6 chilometri corredati da 1200 metri di dislivello.
Giunto nei pressi del rifugio, poi, vi collocava uno striscione artigianale che annunciava la fine delle ostilità per gli atleti che la domenica di mezzo agosto sarebbero saliti a misurarsi sulle ripide pendenze. Niente a che vedere con i moderni archi gonfiabili sponsorizzati ma, forse proprio per questo, più affascinante!
Le emozioni che trapelano confermano quanto sia giusta l’idea di lasciare traccia scritta del mondo della Marcia Alpina, delle competizioni che hanno presidiato tutte le vallate ed anche delle persone che con la loro passione hanno dato vita a questo splendido sport! Le vallate alpine che hanno avuto la fortuna di vedere nascere questi “Talent scout” capaci di soddisfare le proprie passioni sportive ma, nel contempo, di pensare in grande sono divenute fucine di prestigiosi appuntamenti agonistici e di altrettanto prestigiosi campioni. Il maggiore merito sta, però, di avere dato vita a quel Territorio ed alla gioventù che lo abita!
Dall’altro capo del telefono Ettore Perino, classe 1938. Parla con soddisfazione e malcelata emozione della sua creatura: l’allestimento della gara di Marcia Alpina Traversella – Rifugio Chiaromonte e ci tiene a precisare che le inevitabili ingiurie degli anni non lo hanno fermato. Nonostante quel brutto infortunio sugli sci occorso nel 2008… E dire che l’anno precedente era ancora stato coprotagonista della Aosta – Becca di Nona – Aosta.  Adesso basta gare alla veneranda età degli 82 anni ma la montagna lo attende, sia pure a passo adeguato, ogni giorno che la natura manda sulla terra!  Nella sua vita sportiva è stato sciatore, atleta, organizzatore e Dirigente sportivo della Podistica Dora Baltea.
Traversella – Rifugio Chiaromonte: il classico percorso di una Marcia Alpina fatto di aspre mulattiere talvolta indecifrabili tra i massi e i prati degli alpeggi. Le “strade” dei margari che salgono per utilizzare le risorse che la natura mette loro a disposizione e che, una volta all’anno, diventano impianti sportivi in natura per epici confronti tra giganti dalla schiena ricurva nell’aggredire le feroci pendenze. Solo salita per dare spazio e gloria anche agli scalatori puri. Il sostantivo va coniugato anche al femminile avendo la Marcia Alpina dato il giusto spazio ad un “genere” che rincorre la parità anche in questo campo dopo le “timidezze” del secolo scorso!
Il titolo di “regina” di questa corsa va attribuito senza ombra di dubbio a Ornella Bosco. L’atleta della Libertas Forno ne conserva il record femminile fin dall’edizione 2005 con il prestigioso tempo di 1.03’49” ma la sua assoluta superiorità sta in quelle 15 edizioni che l’hanno vista trionfatrice sotto il bianco lenzuolo che segnalava la fine della fatica! Negli anni si sono succedute nel primato femminile Cinzia Usseglio, vittoria alla prima edizione ripetuta altre due volte; Paola Didero che con Amabile Salarino e Rosanna Mattè ha conseguito due primi posti. Per 5 anni si è registrata la vittoria di Genzianella Faccioli ma ad alzare le braccia al cielo sono state anche Susanna Michelotti, Laura Cuneo, Carmela Vergura, Elisa Arvat e Kuzmiska Katarzyna.
Il “re” è, indubbiamente, Leonardo Follis. L’indimenticato sci alpinista detiene tutt’ora il record della prestigiosa salita sancito dal fermo crono del 1999 in 52’28”. Donato Ducly battezzò la prima edizione nel 1984 cui seguirono i successi di Dino Fontana, Mauro Boglino, Mauro Pellais, Leandro Marcoz (5 i suoi trionfi!), Renato Jallà, Aldo Osella, Paolo Favaglioni, Stefano Chiò, Ermes Prudenziati, Gian Carlo Costa.
Dopo il record del Valdostano Follis toccò a Nadir Maguet tentare l’impresa: riuscì nella vittoria ma dopo 1200 metri di dislivello appena 3 secondi tracimarono dall’obiettivo del record! In tempi più recenti sono saliti in cattedra nuovi campioni: Edwuard Young su tutti con 5 vittorie, Enzo Mersi con 4, per Stefano Giaccoli 3 successi, 2 per Andrea Bosolo ed anche Ezio Bordet ha voluto lasciare il segno in prossimità del Rifugio Chiaromonte.
Il firmamento di stelle citato dà la misura di quanto abbia saputo realizzare l’intuizione di Ettore con il supporto indispensabile di altre passioni di valle quali quella del conterraneo Giovanni Chiolino. La salita al Rifugio Chiaromonte affonda le sue radici in quel 1984 ma ancora oggi richiama centinaia di atleti sotto lo striscione di partenza: 200 metri di asfalto e poi su!
Conservo, di quella gara, un ricordo particolare: dopo un primo assaggio nella edizione 1990 ci feci ritorno nel 2002, anno di svolta nella mia vita dopo avere vissuto i tormenti che ha volte rendono complicata l’esistenza umana. Era il 18 agosto del 2002 ed andai, con due amici atleti, a respirare l’aria della Valchiusella con l’animo alleggerito dal piombo che impedisce di volare. Salii leggero quelle asperità giungendo inconsapevolmente al traguardo appaiato a Ettore Perino (per amore di verità giunsi 3 secondi dopo). Fu per me una vittoria! Non sempre e non per tutti la vittoria consiste nel tagliare per primo il traguardo: sovente il successo sta nelle emozioni che abitano i pensieri dei marciatori piegati nello sforzo in salita ed usi ad osservare null’altro che la punta delle proprie scarpe. La successiva, e non competitiva, discesa a Traversella sancì la voglia di riprendere il cammino (e le corse) della vita!
Carlo Degiovanni