“La fantasia al potere”. Era lo
slogan (mutuato dagli Anarchici) degli “Indiani Metropolitani” quando correva
l’anno 1977. Un movimento di contestazione creativa che visse per un solo
lustro alla fine degli anni ’70.
“La fantasia nello sport” fu
invece la scelta dell’Atletica Cavour nei suoi ultimi anni di attività che si
concluse con la stagione agonistica 2000… Era nata nel novembre 1974 e aveva
conosciuto gli scenari nazionali nella specialità che l’ha sempre
caratterizzata: la Marcia Alpina prima e Corsa in Montagna poi. D’altra parte,
con la Rocca a disposizione…
Fantasia al potere nel campo
dello sport è così le fervide menti dei suoi dirigenti partorirono un progetto
davvero singolare finalizzato a mettere a confronto gli specialisti della “corsa
su strada” con quelli “della montagna”. Da questa idea prese corpo il “Trittico
della Rocca” che si svolse per due edizioni (anno 1998 e 1999).
Vita breve,
dunque, ma per la sua originalità la manifestazione merita di essere
citata…caso mai qualche organizzatore creativo la volesse riproporre.
A dire il vero tutto nacque da
un’idea che avrebbe dovuto svilupparsi in Val Pellice: tre giorni consecutivi
di gare, a partecipazione obbligatoria, che prevedeva al venerdì sera un 10.000
sulla pista di Luserna, al sabato mattina la salita Villanova – Pra e la
domenica il percorso della Tre Rifugi. Il tutto con partenza in linea la prima
sera ed il così detto “metodo Gundersen” nelle tappe successive. In buona
sostanza la gara riprendeva ad inseguimento con gli stessi distacchi registrati
nelle gare precedenti mutuando la formula in voga specialmente nello sci di
fondo.
Non avendo trovato, in Valle, le
indispensabili collaborazioni per la “pazza idea” l’Atletica Cavour decise di
utilizzare, allo scopo, quello che la Rocca poteva offrire e così il progetto
prese corpo.
Numero massimo di partecipanti
collocato a “quota 100” su percorsi così attorno e sopra la Rocca: Venerdì sera
corsa su strada sulla distanza di km 8,950 e dislivello inesistente, Sabato
pomeriggio Corsa in Montagna breve di km. 3,950 con 200 metri di dislivello e
la Domenica mattina il percorso più impegnativo di Km. 12,600 e 780 metri di
dislivello. Come detto, partenza in
linea alla prima gara e metodo Gundersen alle seguenti. Montepremi di Lire
4.500.000 tradotti nel nascente Euro in 2305,3 €.
Nonostante le ovvie difficoltà
logistiche fu davvero un successo che vide le affermazioni di Corino Chiara
(Atl. Cumiana Franco Freni) nel 1998 e di Rinaudo Giuseppina (US Sanfront) nel
1999. Tra gli uomini si affermarono rispettivamente Maurizio Gemetto (US
Sanfront) e Massimo Galliano (Pod. Valle Varaita). Presero parte alla
“singolare tenzone”, oltre ai citati vincitori, altri grandi campioni tra i
quali l’attuale “Lazzarone” Massimo Lasina ed un Paolo Bert agli esordi.
Fu il “canto del cigno” della
Atletica Cavour che salutò il mondo dell’atletica con una manifestazione
davvero singolare. Poi nacque la Podistica Valle Infernotto e prese il via una
nuova avventura sportiva.
Carlo Degio