lunedì 13 maggio 2019

CORSE DELL’ALTRO SECOLO ... CON “IL TRITTICO DELLA ROCCA” L’ATLETICA CAVOUR CESSAVA L’ATTIVITA’



“La fantasia al potere”. Era lo slogan (mutuato dagli Anarchici) degli “Indiani Metropolitani” quando correva l’anno 1977. Un movimento di contestazione creativa che visse per un solo lustro alla fine degli anni ’70.
“La fantasia nello sport” fu invece la scelta dell’Atletica Cavour nei suoi ultimi anni di attività che si concluse con la stagione agonistica 2000… Era nata nel novembre 1974 e aveva conosciuto gli scenari nazionali nella specialità che l’ha sempre caratterizzata: la Marcia Alpina prima e Corsa in Montagna poi. D’altra parte, con la Rocca a disposizione…
Fantasia al potere nel campo dello sport è così le fervide menti dei suoi dirigenti partorirono un progetto davvero singolare finalizzato a mettere a confronto gli specialisti della “corsa su strada” con quelli “della montagna”. Da questa idea prese corpo il “Trittico della Rocca” che si svolse per due edizioni (anno 1998 e 1999).
Vita breve, dunque, ma per la sua originalità la manifestazione merita di essere citata…caso mai qualche organizzatore creativo la volesse riproporre.

A dire il vero tutto nacque da un’idea che avrebbe dovuto svilupparsi in Val Pellice: tre giorni consecutivi di gare, a partecipazione obbligatoria, che prevedeva al venerdì sera un 10.000 sulla pista di Luserna, al sabato mattina la salita Villanova – Pra e la domenica il percorso della Tre Rifugi. Il tutto con partenza in linea la prima sera ed il così detto “metodo Gundersen” nelle tappe successive. In buona sostanza la gara riprendeva ad inseguimento con gli stessi distacchi registrati nelle gare precedenti mutuando la formula in voga specialmente nello sci di fondo.
Non avendo trovato, in Valle, le indispensabili collaborazioni per la “pazza idea” l’Atletica Cavour decise di utilizzare, allo scopo, quello che la Rocca poteva offrire e così il progetto prese corpo.
Numero massimo di partecipanti collocato a “quota 100” su percorsi così attorno e sopra la Rocca: Venerdì sera corsa su strada sulla distanza di km 8,950 e dislivello inesistente, Sabato pomeriggio Corsa in Montagna breve di km. 3,950 con 200 metri di dislivello e la Domenica mattina il percorso più impegnativo di Km. 12,600 e 780 metri di dislivello.  Come detto, partenza in linea alla prima gara e metodo Gundersen alle seguenti. Montepremi di Lire 4.500.000 tradotti nel nascente Euro in 2305,3 €.
Nonostante le ovvie difficoltà logistiche fu davvero un successo che vide le affermazioni di Corino Chiara (Atl. Cumiana Franco Freni) nel 1998 e di Rinaudo Giuseppina (US Sanfront) nel 1999. Tra gli uomini si affermarono rispettivamente Maurizio Gemetto (US Sanfront) e Massimo Galliano (Pod. Valle Varaita). Presero parte alla “singolare tenzone”, oltre ai citati vincitori, altri grandi campioni tra i quali l’attuale “Lazzarone” Massimo Lasina ed un Paolo Bert agli esordi.
Fu il “canto del cigno” della Atletica Cavour che salutò il mondo dell’atletica con una manifestazione davvero singolare. Poi nacque la Podistica Valle Infernotto e prese il via una nuova avventura sportiva.
Carlo Degio