I Negrita non me ne vorranno per aver scelto questo titolo…
Ho pensato e ripensato, ripassato ogni minuto e pensiero che mi è passato per la testa domenica mattina ed il risultato è FELICE! FELICE! FELICE!
E allora, che rumore ha la felicità? Béh, in questo caso il fruscio delle foglie sotto i tuoi piedi e quello dei pensieri che vagano come nuvole nella tua testa, mentre sali con il fiato regolare e poi scendi quasi con leggerezza…
Sembra tutto così facile a posteriori, ma prima…
I sette allenamenti per abituare le gambe, il fiato, il fisico, ma soprattutto la mente, con un coach d’eccezione che con la sua esperienza e, diciamolo pure, con il suo affetto (per te e per la corsa) ti fa apprezzare e ti fa rendere conto di ogni piccolo traguardo che raggiungi.
Fatica, fatica, ma anche soddisfazione, tanta soddisfazione, anche solo di arrivare alla fine di ogni allenamento con dignità.
E poi arriva la prospettiva di una prima gara… troppo presto? Forse, non so. Tanti dubbi… ma prima o poi bisogna misurarsi con gli altri, o forse sempre con sé stessi, ma in mezzo agli altri.
Settimana prima della gara…piove...la gamba ha bisogno di girare…2 allenamenti da un’ora in scioltezza, senza stancarsi troppo…finalmente smette. E c’è l’accompagnatore d’eccezione, munito di MTB, che controlla l’andatura… (”sembro quasi una professionista” penso passando davanti alla chiesa di Gemerello e subito dopo sorrido tra me e me…bella sensazione!) …il passo…” stai aumentando, va bene” …arriviamo alla chiesa di Cappella del Bosco…” aumentes turna?!” … e infine l’allungo per arrivare fino a casa…non ci vedevo più dalla fame e mica pensavo al Kinder Bueno! Ma ad una bella fetta di pane con la marmellata!!
Sabato. Giorno prima della gara. … Agitazione? Sì… “l’as l’emusiun ca te ciapa?” chiede il professionista di casa. Giro intorno al borsone…cosa mi serve? …ho preso tutto? …e ripasso tutto quello che ci ho infilato dentro almeno dieci volte, dal mattino fino alla sera, prima di andare a dormire…
Dormire…ce la farò o riuscirò solo a rigirarmi tutta la notte? Devo riposare! Non posso essere stanca domani mattina, si parte alle 6!!! … Presto? Meglio arrivare in tempo!
Nottata tranquilla… dormo come un ghiro, ma 5 minuti prima della sveglia puntata alle 5 apro gli occhi. Ok, è il fatidico giorno…una buona colazione…pane e marmellata, mentre il biker si mangia la sua pastasciutta…. “In bocca al lupo!” è l’augurio reciproco che ci si scambia prima di lasciare casa, ognuno verso la propria meta, la propria sfida.
Viaggio in macchina tranquillo, piacevole, spensierato, in compagnia di due accompagnatori di eccezione (gioco di parole…) che cercano di stemperare la mia tensione.
E si arriva a Breil…la tensione aumenta!
Arriviamo quando stanno ancora allestendo il tavolo delle iscrizioni e tirando lo striscione della partenza/arrivo…forse un po’ troppo presto, ma così c’è tempo per un croissant ed un caffé, un giro per il paese e la preparazione psicologica!! …come se non avessi già avuto abbastanza tempo!!! Si ride e si scherza, come si potrebbe non farlo?! “Rii pa ti! Agitte!!” È il rimprovero del coach con una bella risata!
Pettorale…quattro passi di riscaldamento…tutti sotto lo striscione…e si parte!
Il coach non lo vedo più…d’altronde ha una marcia in più!
Con Da ci facciamo compagnia sull’asfalto…è la parte più noiosa, ma è solo un chilometro…poi lui prende il suo passo…ci intravediamo ancora nei tornanti fra i boschi, ma ormai ognuno sta facendo la propria gara.
Si comincia a marciare. Inizia la prima salita, la più dura…850 mt di dislivello in 5 km. Le gambe rispondono bene…il fiato? Anche! …sento uno dietro di me che ansima e penso “Grazie Mary per tutte le vasche che mi hai fatto fare!” …la piscina aiuta a fare il fiato.
Qualcuno con uno “Scusi” mi passa ed io gli rispondo “figurati! Passa pure tu, che ne hai più di me!” Poi un altro con un “Pardon” …sono tutti così gentili questi francesi.
Mi sento bene, mi sento in forma…adesso potrei cominciare a passare qualcuno anch’io…ma aspetta, ce la posso fare? ...Certo, senza strafare…con calma ne passo alcuni…continuo a tenere sotto controllo le mie gambe…dolori? No…muscoli in tensione? Il giusto, per mantenere il passo, ma senza affaticarli più del dovuto…dopo mi toccano 15 km di discesa intervallati ancora da una salita! Ed il mio fiato…tutto a posto! Va alla grande!
Primo controllo…” Cent mètres à la sommé!” …di già?! ho capito bene?!... guardo il cronometro…no, è troppo presto, avrò capito male…non facciamoci distrarre, concentriamoci…un po’ di cresta e poi un’antenna…di solito sono nel punto più alto… guardo il cronometro: 1h 06’ 25” …poi si scende…grande! Ma non facciamoci prendere troppo, siamo appena a un terzo della gara. Primo pezzo di discesa tecnica…attenzione a dove metti i piedi…quante pietre…dai che siamo quasi arrivati al rifornimento…eccolo!
Orangina! Io la coca cola non l’ho quasi vista, ma l’orangina! Spettacolo al palato!! Un mezzo pezzo di torta…mielosa e stopposa…acqua…un’albicocca disidratata (buona!) …ancora acqua…meglio non fermarsi di più… infilo di nuovo il guanto (ma chi ti fa tenere i guanti con sto caldo?!...danno sicurezza…perché poi? non lo so…forse perché se cado, non mi spelo il palmo come l’ultima volta!!)
E comincia la lunga discesa su pista. Tranquilla…spaventa sì, ma bisogna prenderla con filosofia. È da fare, quindi passo calmo e regolare e ne sorpasso due…altri due invece passano me e ancora altri. Ma ragazzi, non vi preoccupate che ci rivediamo in salita (e sorrido fra me e me, troppo convinta!).
Che palle questa pista! La testa c’è stata fino adesso, non posso proprio perderla in questo momento…cosa mi ha detto Ale ieri? “Domani sarò con te, lì”! Ci sei!! E andiamo! Forza!
8 km scritto in arancio, per terra…non è possibile che ce ne siano solo più 8…e se fossero quelli percorsi? …ma ne ho già fatti 3 dopo il rifornimento? ...boh?!...non ci pensiamo…andiamo.
Un po’ di sentiero…bene! …Ancora pista…ecco quella con le racchette…mhmm, ci incontriamo di nuovo…e poi…si sale!! Bene, bene!! Cambio di ritmo…si marcia e “Pardon” stavolta passo io.
Bella la salita. Dura, ma pensavo peggio…fino adesso pensavo tutto peggio! …da qualche parte ci deve essere la “fregatura” …
“Forza Deby!” …ma chi è? …” Ciao Da!! Tutto bene?” …” Fa troppo caldo…il ginocchio mi da un po’ fastidio…mi dai da bere?” …” Certo Da!” ...a ripensarci mi viene da ridere.
Continuiamo insieme. “Fai tu il passo Deby che va bene”. Ok, perché no. Mi sento in forma e questo fa bene anche allo spirito!
Si continua a salire, si chiacchiera e si passa anche qualcuno “Alè les italiens!” Grazie signora…adoro sempre di più la Francia e i francesi!
“Deby! Se arriviamo insieme…passiamo il traguardo assieme? Non mi è mai successo di passare il traguardo con qualcuno e mi farebbe piacere!” suonava così la frase, o almeno me la ricordo così. “Certo Da!” Figurati se non fa piacere anche a me!
E adesso discesa…su sentiero…bene! Un po’ tecnica, ma basta andare sciolti e fare attenzione…non ci tengo a rifarmi i denti, la mascella, il naso…
Le ginocchia cominciano a farsi sentire…”3 km!” Ma signora cos’ha? Il GPS? …no, era segnato. Ma com’è che io dei km segnati non ne ho visto quasi uno?!!... “Dai De, che ce la facciamo sotto le tre ore!” Guardo il cronometro: 2h 35’…3 km ai 6’ al km sono 18’…si può fare, ma non crediamoci troppo, le gambe si stanno facendo sentire e anche le ginocchia! Il passo rallenta sensibilmente e si arriva al penultimo controllo ed una nuova pista…”3 Km!” …Ma come? Non erano 3 km prima?!...continuiamo a correre…intravedo l’ultimo controllo…uno in MTB e poi uno con la maglia rossa, senza numero…sarà che la mia mente era già annebbiata, ma associo MTB ed il viso familiare…papà! ...non può essere…zio Carlo! “Alé che è quasi finita!” “Dai Da che ce la facciamo!”
Ci infiliamo per il sentiero. Discesa tecnica, ma si scende bene. Zio Carlo, io e Davide. I muscoli tirano, le ginocchia anche, ma siamo quasi arrivati. “Debora passo?” “Vai” rispondo con il fiatone, ma poi ci metto un po’ a passare io…il sentiero è stretto…ecco che si allarga…sorpassiamo.
“Il lago!” … “Uah!!” grida soddisfatto il francese con le cuffiette dietro di noi.
Siamo alla fine…” Da! Quando arriviamo sull’asfalto facciamo un allungo!” …” Ok” ma dalla voce non sembra molto convinto…eccoci sull’asfalto…si gira, imbocchiamo la via dell’arrivo “Dai Da!” e allunghiamo tutti e tre…” Così va bene?” “Sì!” …uno di fianco all’altro…mancano 20 metri…” Mani!!” e passiamo il traguardo tutti e tre insieme, mano nella mano!
2h 55’ 57”
Apoteosi!!!
Io e Da ci abbracciamo…che bello!! Mi viene quasi da piangere! Un abbraccio anche al coach! Un abbraccio a tre!!!
…
Ecco che rumore fa la felicità!!!
Questa giornata rimarrà indelebile…sulla carta…nella mente…nei ricordi!!
Grazie!
Grazie a tutti quelli che anche solo con una parola o un pensiero ci sono stati!
Debora Degiovanni