mercoledì 27 giugno 2018

INVINCIBILI ... MA NON IMPERMEABILI !

L’obiettivo era quello di fare conoscere i sentieri teatro, il prossimo 30 settembre, della terza edizione del Trail degli Invincibili e per fare questo il comitato organizzatore dell’evento aveva programmato una cam
minata aperta a tutti. Passo lento e sguardo attento per recepire quanto il Vallone di Subiasco (Villar e Bobbio Pellice) detto, appunto, degli Invincibili, poteva offrire a chi non aveva attenzione solo per il cronometro.
E così domenica 24 Giugno, con partenza ed arrivo presso il laghetto Nais di Bobbio Pellice, circa quaranta coraggiosi hanno sfidato una giornata che dal punto di vista meteorologico non prometteva niente di buono ma tant’è… e chi era mai Indiana Jones? 
La salita ha mantenuto le promesse permettendo di cogliere il meglio di quanto il Vallone sa offrire: dalle borgate del Meynet e Bessè poi su fino ai luoghi illustrati nella relazione contenuta nel libro “Trail degli Invincibili: lo sport incontra la storia” di recente pubblicazione.  Il meteo ha accompagnato l’arrivo a Barma d’Aut, obiettivo e cima Coppi dell’escursione dove i gitanti (di questi tempi a dire “gitani” si rischia l’espulsione) hanno consumato il frugale pasto di mezzogiorno. 
La salita ha, però, riservato un “inedito”: a 1300 metri di quota un imponente slavina rendeva difficoltoso il proseguimento. La perizia della organizzazione aveva provveduto a mettere in sicurezza l’attraversamento del nostrano “Perito Moreno” con “capaci” corde di sicurezza ed il gruppo dei coraggiosi ha potuto superare di slancio l’inatteso ostacolo. 
Il soggiorno presso l’alpeggio di Barma d’Aut ha permesso la visita guidata alla Barma stessa e la “cicerata” di uno degli organizzatori che ha illustrato usi e costumi del luogo non facendo mancare anche qualche “Fake News” tanto per alleggerire il clima; clima che si andava facendo sempre più buio per via delle minacciose nuvole di fantozziana memoria.
Un caffè, gentilmente offerto dalla famiglia Gonnet che gestisce il citato alpeggio ha segnato la fine della pausa (e del bel tempo).
La prosecuzione del viaggio potrebbe essere degna del racconto di un novello Omero oppure essere annoverato tra le offerte, rigorosamente a pagamento, del catalogo di “Avventure nel mondo”: arditi guadi, pendii scivolosi, ortiche e finanche qualche novello rovo hanno caratterizzato il cammino di ritorno al punto che un cane al seguito della allegra (nonostante tutto) comitiva si è ribellato ed ha preferito fingersi disperso pur di non proseguire il cammino! 
A rendere più avventuroso il ritorno si sono aggiunti alcuni copiosi temporali (peraltro previsti) che hanno reso indimenticabile il momento nel quale la “Camminata degli Invincibili” è terminata! 
Però è stato bello, pensavo mentre combattevo, la sera, con unguenti appropriati il prurito delle ortiche non prima di avere trascorso quindici minuti sotto una calda doccia ristoratrice…anche oggi abbiamo vissuto qualcosa da raccontare…o anche no…!
Carlo Degio

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