venerdì 18 novembre 2016

Galleria del futuri (?) "Invincibili" nello sport e non solo: ANDREA BARALE

Esistono realtà territoriali che sembrano vocate solo alla dura fatica del lavoro in agricoltura. La piatta pianura favorisce le coltivazioni estensive e la piccola industria, ovviamente legata principalmente all’agricoltura.
Queste realtà custodiscono piccoli tesori che dimostrano la ricchezza, non solo economica, della provincia italiana.
Una di queste realtà è collocata in Provincia di Cuneo: si chiama Roata Chiusani che non è neppure Comune ma Frazione del capoluogo Centallo.
Se voliamo alto potremmo dire che a Roata Chiusani è nato Michele Pellegrino, divenuto in vita Cardinale ma, soprattutto, punto di riferimento universale per credenti e non.
Rimanendo con i piedi in terra segnaliamo la presenza, in quel luogo, di una delle migliori Società di Atletica Leggera a livello regionale e non solo.
Il G.S. Roata Chiusani (ASD come vuole l’attuale normativa) è nato nel 1980 causa la testarda volontà di Giovanni Cavallo che si è avvalso delle prime esperienze di tecnico istruttore di Beppe Viale.
Negli anni la piccola società iniziale ha conquistato vittorie e fama coltivando la passione di generazioni di giovani ed allestendo la “5 Piloni”, manifestazione sportiva eccelsa nel campo dell’Atletica su strada (“no stadia”, direbbe la Fidal).
Il faro del G.S. Roata Chiusani è senza dubbio Rita Marchisio: fu lei a presentarsi al via della prima maratona esclusivamente femminile della storia dell’atletica nella giapponese Osaka il 24 gennaio del 1982. Stupì il mondo vincendo a sorpresa tra centinaia di atlete in 2 ore 35 minuti e 55 secondi!!! Con lei un’altra italiana….la torinese Elena Dugono, più a suo agio con le fatiche montane dello Chaberton.
Tra la schiera di atleti che oggi fanno grande il G.S. Roata Chiusani c’è Andrea Barale.
Alla corte di Beppe Viale Andrea c’è arrivato su consiglio di Gualtiero Falco che lo segue nella preparazione atletica. Nato a Pinerolo nell’aprile 1994 ma orgogliosamente residente a Bibiana ha conosciuto l’atletica nel periodo scolastico quando, esaurite le cosi dette scuole dell’obbligo, ha “dovuto” confrontarsi nelle corse campestri. La sorpresa, anche per lui, è stata la vittoria alla prima partecipazione che lo ha spinto a provarci seriamente, sia pure nelle numerose “non competitive” che affollano le sere d’estate.
L’esordio nell’Atletica che conta è avvenuto nella categoria Juniores con risultati importanti: vittoria nel Campionato Regionale dei 1500 in pista e 1° posto alla mezza maratona di Losanna.
Però….le prime asperità montane della Val Pellice hanno assistito ai suoi successi  atletici ma sono divenute anche una fatale attrazione per la sua passione sportiva.
Ancora Juniores si misura con i migliori coetanei nel Campionato Italiano di Corsa in Montagna conquistando una bene augurante 15° posizione.
Scopre una naturale predisposizione per le corse in salita che lo porta a misurarsi sulle dure pendenze del Km verticale: il Campionato Italiano di specialità del 2014 lo vede conquistare il terzo gradino del podio della categoria “Promesse”.
Con i suoi compagni d’equipe conquista, nel 2015, il titolo regionale di Corsa in Montagna a staffetta ma il suo capolavoro, che gli vale l’ingresso nella categoria dei, sia pure futuri, “Invincibili” lo realizza il 20 Agosto del 2015.
In alta Val Pellice si “celebrano” 40 edizioni della Tre Rifugi con una versione “Vintage”. La scelta del compagno di avventura cade su Loris Tourn ed insieme affrontano le asperità dei Colli Barant e Manzol.
Finiranno 7° mail tempo conferma che la stoffa c’è … nonostante la discesa. 2 ore 34 minuti e 45 secondi sanciscono una preziosa 7° posizione ma, soprattutto, confermano un’opzione in più nella sua carriera sportiva.
L’inverno lo riporta su terreni più pianeggianti ed il suo futuro prossimo sarà la qualificazione per gli italiani di campestre.
Passione per lo sport ed i risultati raggiunti sono il carburante indispensabile per affrontare la sfida, sovente solitaria, degli allenamenti….per costruire un futuro di successi la dove la strada, o il sentiero, inizia a salire.
Carlo Degiovanni