martedì 28 novembre 2017

IL CIRCUITO INTERNAZIONALE DEI TRAIL OCCITANI E’ GIUNTO AL TRAGUARDO

La sorte (?) ha voluto che, dopo essere stato coinvolto nella sua realizzazione, toccasse a me comunicare ufficialmente, dopo quattro edizioni, la conclusione della esperienza del Circuito Internazionale dei Trail Occitani.
Non sono uso a facili recriminazioni quando una esperienza si esaurisce perché mi piace pensare al fatto che la stessa sia nata e vissuta ed abbia contribuito a creare, o sostenere, occasioni di sport per centinaia di atleti.
L’obiettivo principale e sempre dichiarato del Circuito era quello di offrire agli Organizzatori una vetrina (il Sito web) dove inserire e promuovere le singole manifestazioni per potere reggere la “concorrenza” di realtà più blasonate ad esempio le realtà dolomitiche o valdostane. Non sempre questa opportunità è stata utilizzata in tutta la sua potenzialità ma certamente molte manifestazioni sono uscite dai confini occitani anche grazie al sito. Il Circuito, peraltro, ha dato spazio e notorietà a molti atleti appassionati solo di “correre” i sentieri dei monti indipendentemente dal riscontro cronometrico più apprezzato nello sport agonistico.
Antonio Votano è stato l’assoluto dominatore maschile per tre edizioni del Circuito prima che un grande Gabriele Barra si appropriasse del titolo 2017. Nella classifica femminile la sorpresa (in quell’anno) Chialvo Martina ha segnato l’avvio dell’albo d’oro. A lei ha fatto seguito la doppia vittoria di Silvia Pepino e per il 2017 la prima di Sabrina Raia!
D’altra parte il mondo dello sport Outdoor è in continua, veloce e positiva evoluzione: solamente dieci anni fa era possibile calendarizzare gli avvenimenti sportivi consultando una sola fonte (di norma il calendario Fidal); oggi sono nati e cresciuti decine di calendari e circuiti di vario tipo creando involontarie sovrapposizioni. Una fortunata “crisi” di abbondanza che determina la necessità di scelte, anche radicali.
A quanto sopra vanno aggiunte le variazioni (anche positive) che intervengono nella vita di ognuno di noi e che determinano altre priorità. Purtroppo, mentre è cresciuto a dismisura il numero degli appassionati di Trail, la pattuglia degli organizzatori è rimasta pressoché la stessa: nei secoli fedele ma anche dalle possibilità limitate e spese, sovente, nella già di per se impegnativa organizzazione delle singole manifestazioni sportive.
Nessun problema, dunque, se qualcuno vorrà portare avanti l’esperienza.
Chiudo ringraziando Riccardo Marchetti, Luca Dalmasso e Gabriele Polla con i quali ho collaborato sapendo che insieme abbiamo dato modo di scrivere quattro pagine della storia e della passione sportiva a molti appassionati di fatiche e sentieri…occitani.