lunedì 5 settembre 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: PAOLO BESSONE

C’era un tempo nel quale la “Tre Rifugi”, quella gara di “Marcia Alpina”  considerata epica che si svolgeva  in alta Val Pellice appena prima della Francia, era vissuta come una celebrazione e del rito liturgico facevano parte integrante la salita da Villanova a piedi, la ricerca del posto più adatto a collocare la tenda, l’attesa per l’estrazione dell’ordine di partenza (rigorosamente al Jervis alle ore 20) e la gara a chi andava a dormire più tardi dopo avere sorseggiato il nettare degli Dei di Marco Morello. Non mancava, prima del riposo, la partecipazione alla gara canora dei cori improvvisati che esorcizzavano le fatiche del giorno dopo pescando qua e la dal repertorio sempre uguale di canti di montagna.
Era l’idea dell’ “Impresa sportiva” da realizzare che attirava gli atleti; l’idea di potere dire di esserci stati ed essere, almeno nei numeri se non nella vittoria, accomunati ai mitici nomi dei vincitori. Per quell’ ”Impresa” ci si preparava per una stagione intera in attesa dell’evento.
E’ andata così anche per Paolo Bessone. Successe nel 1995 quando al Pra si celebrava la 24° sinfonia dell’opera omnia del Cai Uget Val Pellice. Fu una vittoria costruita sulla specialità a lui più cara: la discesa. A testimoniarlo il suo grande recupero nel tratto finale dopo essere “scollinato” sul Manzol in quarta posizione. Prima Marco Olmo, poi Garnier Claudio ed infine DarioViale hanno assistito alla sua discesa danzata tra i massi della “Schina d’asu” e di “Pian Sineive”. Il risultato cronometrico di 2.08.40 certifica il suo pieno diritto di essere inserito tra gli Invincibili della Valle Pellice!!!
Paolo Bessone, però, non aveva mai immaginato di trovarsi a correre tra i monti. Valsusino di nascita (1967) e di vita era stato attratto allo sport da quell’università ludico-agonistica che si chiama Giò 22 Rivera. Rivera è una borgata della più nobile “Almese” posta proprio ai piedi del Monte Musinè, sede di un vero e proprio Master della descritta università. Li operava, ed ancora opera, Franco Miceli che con il compianto Michelangelo Tabone ha dato vita, nel 1970, ad un piccolo club che contava, appunto 22 atleti. A quella scuola Paolo è cresciuto atleticamente a pane e strada ed in parte a pane e pista. L’idea di percorrere i sentieri in montagna di corsa non era nei suoi pensieri.
D’altra parte il suo esordio atletico era avvenuto (anno 1988) nella Nevache – Briancon, gara su strada di media distanza e persino un poco in discesa….
La sua personale “Via di Damasco” è stata la Staffetta della Rocca di Cavour: un semplice assaggino delle difficoltà tecniche proprie delle corse sui monti. All’”impresina” fu costretto dalla burbera bonarietà di  Miceli (e come si faceva a dire di no!!!) al quale mancava un atleta per completare la staffetta. Lui vinse quella gara ma giurò anche che non avrebbe più messo piede sui sentieri montani. Furono gli esempi dei fratelli Chiampo ed i consigli del più esperto Flavio, inteso come Cantore a farlo tornare sulla decisione. Ma più di tutto fu il fascino della specialità e l’ambiente particolarmente fraterno che si respirava nel mondo del “Circo Verde” che ogni domenica spostava le tende per cospargere di sano sudore i sentieri delle vallate alpine.
Il cambio di specialità si rivelò sorprendente specie per uno stradista che di norma, ha nella discesa tecnica il suo punto debole!
L’esordio, subito vincente, al Campionato provinciale del 1991 ha tracciato la strada. Nel 1992 la vittoria al  coazzese Colle Bione ha confermato che la strada era quella giusta. Il successo, a dire il vero, era già arrivato negli anni precedenti nei quali ha colto numerosi titoli di Campione Provinciale e Regionale ma in Staffetta e la vittoria in Val Sangone è stata la prima su terreno tecnico e gestita in piena autonomia.
Sono seguite le vittorie a Vaie e Valdellatorre (1993), la Tre Denti di Cumiana nel ’94, il Prorel di Briancon e la già citata Tre Rifugi nel ’95, anno nel quale vinse anche la staffetta del Mont Blanc!!!
La storia, dei successi, si ripete nel ’96 e nel ’97 ma è nel 1998 che costruisce il suo capolavoro atletico vincendo il Campionato Regionale di Gran Fondo.
Gli anni 2000 lo vedono proseguire l’attività agonistica sui sentieri del Mezzalama, della “moderna” Tre Rifugi e delle neonate “Sky Race” andando a conquistare il podio assoluto nella prima  citata ed una prestigiosa 11° posizione sulle Dolomiti.
…e siccome “la passione non muore mai” coglie un prestigioso 2° posto alla Sky Race Mongenevre (Staffetta) e siamo all’anno 2015!
Dal 2015 al 2016 il passo è brevissimo e la possibilità di vedere Paolo al via il 9 ottobre al Trail degli Invincibili a celebrare un pezzo di Storia valdese rappresenta qualche cosa in più di un semplice augurio.
Carlo Degiovanni