giovedì 18 agosto 2016

Galleria degli Invincibili tra storia e sport: BRUNO FRANCO RINALDO

Eccolo lì il matto”. L’espressione faceva voltare di scatto gli sguardi dei sette operai che alle 7 del mattino  transitavano nel centro di Luserna diretti, su di un apposito camioncino, in quel di Rorà per realizzare  il miracolo dell’elettrificazione rurale correndo l’anno 1967.
Una figura slanciata percorreva a lunghe falcate le vie del paese impegnato in una attività in allora per nulla usuale: correva!!!
Per i lusernesi era Merletti, Mini Merletti, ma per i “forestieri” era semplicemente uno dedito a fare cose poco comprensibili ai più.
Eppure la sapiente semina di Mini ha prodotto anni di gloria per lo sport lusernese e schiere di campioni.
All’apice di questa epopea sportiva non si può che collocare Lui: Rinaldo Bruno Franco.
Nato nel 1948 a Luserna San Giovanni ha coltivato fin da bambino la passione per la corsa e, soprattutto, per le lunghe distanze.
Prima di conoscere il “maestro” ha voluto provare a coltivare in proprio la passione per la corsa e, dopo qualche sgambata oratoriana,  alla tenera età di 19 anni si è presentato al via della Torino – St Vincent, una corsetta di circa 98 km che si svolgeva, allora,  di notte. Concluse al 4° posto in 7 ore e 55 minuti!!! Fate voi il conto della media…
La cosa strabiliò un giornalista de “La Stampa” che lo descrisse in questo modo: “un paio di gambette da fenicottero azionate da un motore”.
Venne anche il periodo del servizio militare da quale fu esonerato per insufficienza toracica e soffio al cuore. Lo stesso Dott. Weiss, uno dei pionieri della medicina sportiva sentenziò: “Con quel soffio al cuore lei può vivere fino a cent’anni ma dovrebbe fare vita tranquilla. E’ un cuore particolare il suo, un po’ bartaliano, che rallenta le pulsazioni sullo sforzo…” 
Rassegnato dagli augusti giudizi si dedicò alla vita “normale” sposandosi e continuando il suo lavoro di lattoniere ed idraulico.
Però…la passione non muore mai ed allora ecco l’incontro risolutivo con il citato Mini.
Appresa l’arte dell’allenamento strutturato era facile vederlo  sfrecciare sulle strade in compagnia di Merletti e Franco Gaydou per lunghi allenamenti dopo faticose giornate di lavoro.
E li è nato il migliore podista che la Val Pellice abbia mai conosciuto in grado di affermarsi in valle ma, soprattutto, sugli scenari regionali e nazionali.
Venticinque anni di attività agonistica con circa 300 vittorie. Nel 1974 riuscì ad essere vincitore  in 48 delle 61 gare disputate!!!
I suoi tempi??? 8.27 sui 3000 mt piani, 14.35 sui 5000 e 30.40  sui 10000!!!
Queste sono le sue perle per quanto riguarda l’atletica leggera ma Rinaldo è stato protagonista anche delle corse sui monti nelle sue varie versioni.
Dopo l’esperienza con il 3S di Luserna e Abrate Sport di Torino è approdato prima alla Villarese e poi nell’Atletica Cavour.
Con queste due ultime ha coltivato la passione per la montagna ed  il suo nome figura nell’albo d’oro delle classiche della Val Pellice e non solo. E’ stato protagonista assoluto della stagione “nazionale” dell’Atletica Cavour.
Poi ha chiuso con l’attività agonistica e coltiva la vita in compagnia della famiglia e di grandi ricordi sportivi…  “Con quel soffio al cuore lei può vivere fino a cent’anni ma dovrebbe fare vita tranquilla.”